Altri due casi di morbillo, l’azienda: sanitaria: «Profilassi in atto»



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di E.B.

TRIESTE – La Direzione dell’Azienda sanitaria universitaria integrata triestina comunica la presenza di due nuovi casi (uno accertato e uno sospetto) di morbillo a carico di operatori sanitari dell’azienda stessa, attualmente presso il proprio domicilio. Dei casi già noti, un paziente immunocompromesso con polmonite severa è ricoverato in area critica.  Inoltre, gli accertamenti post mortem eseguiti ad un paziente immunodepresso, deceduto per polmonite, hanno documentato la presenza del virus del morbillo a livello del tessuto polmonare. Si conferma che sono in atto tutte le azioni di profilbadi previste nei confronti dei dipendenti e dei pazienti potenzialmente a rischio. Sono inoltre in corso le indagini epidemiologiche e di tipizzazione del virus.

Negli ultimi giorni si erano già registrati cinque casi di morbillo ma  il direttore del dipartimento di infettivologia Roberto Luzzati aveva escluso che si potesse parlare di epidemia ma bensì di «focolaio di morbillo». Il direttore sanitario Aldo Mariotto, aveva sottolineato che «la situazione è sotto controllo e non destra preoccupazione, il morbillo è comunque una malattia frequente, e in Italia ci sono stati 2.248 casi dal primo gennaio al 31 agosto. Abbiamo attivato subito il protocollo di controllo che sta coinvolgendo 200-250 soggetti tra dipendenti, fornitori e famigliari». «Era abbastanza prevedibile che prima o poi vi fosse un focolaio perché il tbado di vaccinazione è molto bbado – aveva concluso il direttore del dipartimento di Igiene e sanità pubblica, Riccardo Tominz – solamente la fascia 1-17 anni è risalita al 90%». Complessivamente a livello locale è all’87%, «e siamo al di sotto della soglia dell’immunità di gregge che è del 95%». 

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