Addio a Roberto Renzi, è scomparso uno dei papà dell’amato fumetto per bambini, ‘Tiramolla’



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I ragazzini degli anni Cinquanta lo amavano pazzamente. Si chiamava Tiramolla, era figlio del caucciù e della colla, e poteva allungarsi a dismisura come avrebbe fatto (un decennio più tardi) il Mr. Fantastic a capo dei Fantastici Quattro. La differenza era che Tiramolla prendeva tutto a ridere, come accadeva negli albetti a fumetti dei ragazzini di mezzo secolo fa. Ecco: il creatore di Tiramolla se n’è andato ieri a Milano. Roberto Renzi (di Cadorago, in provincia di Como) aveva 95 anni e così tanta pbadione per il mondo dei comics da essere stato, qualche anno fa, promotore di un’Accademia del Fumetto e tra i Fondatori della Fondazione Franco Fossati da cui è poi nata l’badociazione “Wow, Spazio Fumetto” (e molto altro) di Milano.

Tiramolla nacque casualmente (come spesso accadeva ai personaggi di successo) nel 1952, durante un esperimento chimico di Beppe, il compagno d’avventura di Cucciolo. Disegnato da Giorgio Rebuffi era troppo simpatico per non avere in poco tempo una testata tutta sua.
Divenne così un altro dei successi della casa editrice Alpe, che a quel tempo occupava uno spazio importante nelle edicole italiane, con albetti dello stesso formato di Topolino. Renzi aveva cominciato a scrivere storie quando era appena 19enne e due anni prima di Tiramolla aveva creato un altro personaggio di successo. Si chiamava Akim, era avventuroso e chiaramente ispirato a Tarzan: creato graficamente da Augusto Pedrazza, visse novecento avventure, pubblicate in Italia e in Francia. Ma l’attività di fumettista di Renzi viveva parallela a quella del giornalista, soprattutto di cronaca. Negli anni Settanta pubblicò un libro in cui raccoglieva i rapporti della polizia: Racconti mattinali.

 


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Mario Calabresi
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