Angelica Angelinetta è morta uccisa dalla fibrosi cistica. Sui social l’appello a sostenere la ricerca



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Angelica Angelinetta è morta a soli 26 anni uccisa da quella “bestia” che l’aveva costretta su una sedia a rotelle e impossibilitata persino a leggere per la fatica nel respirare. Ma i suoi messaggi, fino alla fine,  hanno resa protagonista questa giovanissima Comasca di una battaglia social per la ricerca sulla malattia genetica più grave e diffusa al mondo, che ancora non ha una cura, la fibrosi cistica.

Che cos’è la fibrosi cistica

Angelica è nata con la Fibrosi Cistica, costretta a terapie giornaliere che lenivano le conseguenze della più comune fra le malattie genetiche gravi: chi nasce malato ha ereditato un gene difettoso sia dal padre sia dalla madre che sono, senza saperlo, portatori sani di un gene mutato che altera le secrezioni di molti organi generando infezioni e infiammazioni.

Ancora non vi è una cura e Angelica se n’è andata in punta di piedi dopo aver partecipato ad organizzare la Marafibrisitona, una maratona solidale che si è svolta lo scorso settembre a Gravedona ed Uniti, nel Comasco. 

La prima Marafibrisitona era stata organizzata proprio da Angelica insieme ad un amica nel 2015: la quarta edizione, prevista per luglio, era stata spostata a settembre proprio a causa dei problemi di salute di Angelica. Quest’anno sono stati 83mila gli euro raccolti e usati per avviare due progetti di ricerca.

Addio ad Angelica paladina della battaglia alla fibrosi cistica

“Fare del bene fa bene” era il suo motto, un messaggio che caratterizzava ogni suo progetto e ogni suo gesto. Sei giorni fa aveva lanciato su facebook la campagna dei ciclamini, una delle iniziative che la vedevano protagonista della Fondazione per la ricerca in Alto Lario.

I funerali di Angelica si svolgeranno martedì 23, alle 14.30, nella parrocchiale di Santo Stefano

Il commiato di Angelica affidato ai social: “Sostenete la ricerca, vogliamo guarire!”

“Crescere con questa malattia significa capire che vivere è la cosa più bella e rara al mondo”

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