Birra a rischio a causa dei cambiamenti climatici



[ad_1]

Con il riscaldamento globale l’orzo rischia di fare la stessa fine del caff, delle api e del cacao. Sono coltivazioni (e animali) che risentono fortemente dell’instabilit conseguente ai cambiamenti climatici. Se in apparenza l’orzo non sembra una coltivazione determinante, gli amanti della birra sono invece molto preoccupati. L’orzo, infatti, il vegetale con il quale viene prodotta la gran parte delle birre (e del whisky) in tutto il mondo.

Tra siccit e ondate di calore

Uno studio pubblicato su Nature Plants lancia l’allarme, in particolare per le ondate di siccit e di calore nelle zone di coltivazione dell’orzo, che sembrano inevitabili nel prossimo futuro se prosegue la tendenza attuale al rialzo delle temperature. E calcolano tra il 3% e il 17% la diminuzione del raccolto di orzo a causa del global warming. I ricercatori citano episodi gi avvenuti, per esempio in Argentina, dove il calo del raccolto di orzo dovuto alla siccit ha portato a un calo del 32% dei consumi di birra, oppure in Irlanda dove per lo stesso motivo il prezzo della birra aumentato del 193%.

La produzione di orzo

L’orzo viene utilizzato non solo per la produzione di birra (per il 17% su scala mondiale), ma anche (in minima parte) per l’alimentazione umana e in gran parte come mangime per gli animali da allevamento. La quota di orzo riservata alla produzione di birra varia da Paese a Paese: dall’83% in Brasile al 9% in Australia. Lo studio evidenzia che, in caso di contrazione dei raccolti, in ogni caso la precedenza viene data all’orzo riservato all’alimentazione animale. Nei modelli previsionali peggiori, il consumo globale di birra potrebbe calare del 16% e il prezzo aumentare dal 100% al 656%. Come diceva un vecchio proverbio, chi beve birra campa cent’anni. Per rischia di non trovarla.

18 ottobre 2018 (modifica il 18 ottobre 2018 | 16:52)

© RIPRODUZIONE RISERVATA



[ad_2]
Source link