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I pesci d’allevamento, destinati al mercato ittico italiano ed europeo, sono continuamente sottoposti a terribili maltrattamenti. È quanto svela la nuova indagine condotta dall’organizzazione Essere Animali, con delle testimonianze video pronte a dimostrare come non vi sia alcuna forma di tutela sul pesce, a differenza di altre specie protette da specifiche norme all’interno dell’Unione Europea.
L’organizzazione ha ripreso con telecamere nascoste le operazioni di diversi impianti ittici italiani, tra il 2017 e il 2018, rilevando dei maltrattamenti tutt’altro che sporadici per i pesci destinati al mercato europeo. I filmati mostrano orate, spigole, trote e tante altre specie che, oltre a essere allevate in condizioni di sovraffollamento, vengono lasciate agonizzanti per ore una volta pescate, quando non battute ripetutamente su strutture di metallo. Ancora, spesso questi animali subiscono la legatura delle branchie quando ancora in vita, per badecondare le richieste dei commercianti.
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Claudio Pomo, co-fondatore di Essere Animali, ha così dichiarato in un recente commento rilasciato per il The Guardian:
Nessuna legge europea protegge i pesci e, dopo aver trascorso le loro vite in gabbie affollate, centinaia di milioni di esemplari vengono lasciati morire lentamente e dolorosamente di asfissia ogni anno. […] Gli scienziati hanno scoperto che i pesci provano dolore. La maggior parte dei cittadini europei concorda con noi sul fatto sia giunto il momento di garantire ai pesci almeno i diritti base che gli animali da terra hanno.
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Oltre che dalla scienza, la possibilità che i pesci possano provare dolore è stata riconosciuta anche dall’Unione Europea. Come riferisce il Guardian, nel 2009 il commissario alla salute Androulla Vbadiliou ha riconosciuto come vi siano sufficienti prove che i pesci siano animali senzienti, soggetti a paura e sofferenza. Nonostante l’Aquatic Animals Health Code, la gestione degli allevamenti ittici rimane perlopiù nazionale, con interventi solo di natura volontaria. Per questa ragione, Essere Animali ha avviato la campagna “Anche i pesci”, per sensibilizzare l’Europa, i consumatori e alcune grandi catene di distribuzione al rispetto dei diritti di base di questi animali.
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