L’idrogeno solforato aiuta a respirare meglio



[ad_1]

Alice Sforza

La Giornata Mondiale della broncopneumopatia cronica ostruttiva, infiammazione cronico-degenerativa e, quindi, irreversibile delle vie aeree e del tessuto polmonare, riconosciuta con l’acronimo di «Bpco», è l’occasione per sensibilizzare le persone anche sulle possibili cure, definendo un’adeguata terapia. Perché le malattie croniche respiratorie sono in continuo aumento anche in Italia dove la «Bpco» e l’asma colpiscono oltre 6 milioni di persone. Come si può intervenire per migliorare la qualità della vita di questi malati? Sfruttando anche il ruolo crescente delle cure termali con acque sulfuree nella prevenzione e progressione di queste patologie.

Come spiega il dottor Carlo Sturani, broncopneumologo, direttore scientifico sanitario delle Terme di Sirmione: «Le terapie a base di acqua sulfurea, che si caratterizza per la presenza dell’idrogeno solforato, possono contribuire a ridurre le problematiche respiratorie, in sinergia con la terapia di mantenimento farmacologica. È stato dimostrato dalle ricerche scientifiche che l’Idrogeno Solforato, con le sue azioni antinfiammatoria, antiossidante e citoprotettiva, giova alla salute con effetti anche a lungo termine. E aiuta a respirare meglio. Le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua termale sulfurea e salsobromoiodica di Terme di Sirmione – aggiunge il dottor Sturani – garantiscono un’azione piena ed efficace per le terapie inalatorie badociata alla mbadima tollerabilità per le mucose delle alte e bbade vie aeree. Nel 1974 nasce alle Terme di Sirmione il Centro per la Cura delle Broncopenumopatie in collaborazione con l’Istituto di Malattie Polmonari dell’Università di Milano diretto dal professor Pasargiklian. In questo centro all’avanguardia siamo stati i primi a impiegare la ventilazione polmonare e la fisiokinesiterapia respiratoria in ambito termale e da cinque anni sono disponibili nuovi percorsi di prevenzione e riabilitazione respiratoria».

Il centro Termale di Sirmione è ormai un punto di riferimento per la salute e il benessere a 360 gradi.

«Un network di professionisti, che conta tre pneumologi e allergologi, nove specialisti in otorinolaringoiatria, due fisiatri e cinque fisioterapisti, lavora in sinergia per definire i percorsi di salute e personalizzare la cura soprattutto per la prevenzione delle patologie delle alte e bbade vie respiratorie – conclude il direttore sanitario e scientifico – Le cure termali per svariate patologie respiratorie, rinosinusali, dell’orecchio, muscoloscheletriche e reumatiche, della pelle, vascolari e ginecologiche, sono incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) ed erogate dal Servizio Sanitario Nazionale».

[ad_2]
Source link