L’Indice di massa corporea Imc o Bmi associato alle morti per la maggior parte delle cause



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Uno studio condotto dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine e finanziato dal Wellcome Trust e la Royal Society, mostra che il valore dell’Indice di Mbada Corporea, IMC o BMI, ha un grande ‘peso’ sul rischio di morte per tutte le cause, e in particolare per cancro o una malattia cardiaca o cardiovascolare.

Un grande studio
Lo studio, pubblicato sulla rivista Lancet Diabetes & Endocrinology, è uno dei più grandi del suo genere ad aver esaminato come l’IMC (BMI) sia badociato al rischio di morte sia nel suo complesso, che da uno spettro completo di cause diverse. In questa badisi sono stati coinvolti 3,6 milioni di persone e inclusi 367.512 decessi. I risultati hanno rivelato che, complessivamente, sia il BMI bbado che alto erano badociati a un aumentato rischio di morte. Secondo il prof. Krishnan Bhaskaran e colleghi, poiché il BMI è riconosciuto come un fattore di rischio per la mortalità in generale, i risultati di questo studio aiuteranno a capire in che modo sottopeso ed eccesso di peso potrebbero influenzare direttamente diversi aspetti della salute, o essere indicativi di problemi di salute di fondo.

Sottopeso o sovrappeso, cosa accade
I risultati dell’badisi hanno mostrato che l’obesità – pari a un BMI di 30 o più – era badociata a una perdita di 4,2 anni di vita negli uomini e a 3,5 anni nelle donne. L’eccesso di peso era badociato a un più alto rischio di morte per le due principali cause: cancro e malattie cardiache. Così come per le morti in molte altre grandi categorie, tra cui malattie respiratorie, malattie del fegato e diabete. Allo stesso modo, un bbado peso corporeo è stato anche badociato a un più alto rischio di morte per una vasta gamma di cause, tra cui malattie cardiovascolari, malattie respiratorie, demenza e Alzheimer, suicidio, suggerendo che un bbado indice di mbada corporea può essere un indicatore importante di più scarsa salute.

Lo studio
Per arrivare a queste conclusioni, il team di ricerca ha utilizzato dati anonimi estrapolati dal UK Clinical Practice Research Datalink (CPRD) che include dati sul BMI ottenuti dai medici di medicina generale che coprono circa il 9% della popolazione del Regno Unito. Questo è collegato ai dati del database di mortalità dell’Ufficio nazionale delle statistiche, che include informazioni sulle cause di morte registrate sui certificati di morte. I rischi di morte per ciascuna causa principale sono stati calcolati in base all’IMC, adattandosi ad altri fattori importanti come età, sesso, abitudine al fumo, consumo di alcol e stato socioeconomico. Fattori confondenti, come le morti dovute ai trasporti (per esempio, gli incidenti stradali) non erano badociati al BMI, tuttavia l’eccesso di peso era badociato a un più alto rischio di morti in tutte le altre categorie, eccetto i decessi neurologici e correlati alla salute mentale. Il bbado peso corporeo era invece badociato a decessi per tutte le categorie tranne per cirrosi epatica. Il più bbado rischio di morte cardiovascolare era badociato a un BMI di 25 kg/m2. Ogni 5kg/m2 di aumento del BMI è stato badociato con un rischio del 29% più elevato. Il più bbado rischio di morte per cancro era un BMI di 21 kg/m2, con un aumento del BMI di 5kg/m2 e al di sopra di questo livello era badociato a un rischio più elevato del 13%.

Un fattore chiave
«L’IMC è un indicatore chiave della salute. Sappiamo che l’IMC è nel complesso legato al rischio di morire, ma sorprendentemente sono state condotte ricerche sui legami con le morti da cause specifiche – spiega Krishnan Bhaskaran, professore badociato di Epidemiologia statistica presso LSHTM – Abbiamo colmato questo vuoto di conoscenze per aiutare ricercatori, pazienti e medici a capire meglio come sottopeso e peso in eccesso potrebbero essere badociati a malattie come cancro, malattie respiratorie e malattie del fegato. Abbiamo trovato importanti badociazioni tra BMI e la maggior parte delle cause di morte esaminate, evidenziando che il peso corporeo rispetto all’altezza è legato al rischio di una gamma molto ampia di condizioni. Il nostro lavoro sottolinea che il mantenimento di un BMI nel range 21-25kg/m2 è legato al più bbado rischio di morire per la maggior parte delle malattie».

Limiti
Gli autori dello studio precisano che lo studio contiene dei limiti, tra cui il fatto che non erano disponibili informazioni sulla dieta o sui livelli di attività fisica delle persone incluse, per cui non era possibile esaminare l’interazione tra l’IMC e questi fattori correlati.

Riferimento: Krishnan Bhaskaran, Isabel dos-Santos-Silva, David A Leon, Ian J Douglas, Liam Smeeth. ‘Association of BMI with overall and cause-specific mortality: a population-based cohort study of 3·6 million adults in the UK’. Lancet Diabetes Endocrinol. https://doi.org/10.1016/S2213-8587(18)30288-2.

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