Malattie infiammatorie croniche intestinali, che peso ha lo stato



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Qual il peso dello stato nutrizionale del paziente nei soggetti con malattie infiammatorie croniche intestinali? Non ci sono molti studi in merito o indagini che possano dare una risposta concreta. Per tale motivo l’badociazione AMICI Onlus con la collaborazione di IG-IBD (Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease) ha appena avviato un importante progetto.

Qual è il peso dello stato nutrizionale del paziente nei soggetti con malattie infiammatorie croniche intestinali? Non ci sono molti studi in merito o indagini che possano dare una risposta concreta. Per tale motivo l’badociazione AMICI Onlus con la collaborazione di IG-IBD (Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease)  ha appena avviato un importante progetto.

Si tratta di un’indagine di screening, la prima promossa in Italia dalla comunità dei pazienti, che coinvolgerà i centri che si occupano di Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino, con lo scopo di effettuare una valutazione, quantitativa e qualitativa, delle condizioni e del fabbisogno nutrizionale individuale dei pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali, basata sull’interpretazione di alcune informazioni di natura clinica del paziente stesso, nonché, relative alle sue abitudini e preferenze alimentari. 

‘Lo scorso anno abbiamo promosso un’indagine per valutare le abitudini alimentari generali delle persone con Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino, l’eventuale presenza di intolleranze e le modalità con le quali ciascuno di loro cerca di gestire la malattia attraverso l’alimentazione stessa. Dalle risposte di più di mille pazienti intervistati si evidenzia, per la maggior parte dei casi, un’alimentazione caratterizzata soprattutto da carboidrati, a discapito di proteine e fibre” ha sottolineato Enrica Previtali, presidente di AMICI Onlus.

“Dall’indagine è emerso un regime alimentare scorretto, nonché una gestione inopportuna di eventuali deficit alimentari e/o intolleranze varie, fattori determinanti per lo sviluppo e la cura delle stesse malattie infiammatorie croniche intestinali” ha proseguito Previtali.

“Quella indagine ha posto le basi per l’avvio di questo progetto attraverso il quale l’badociazione punta a realizzare una serie di linee guida che porteranno ad una corretta gestione nutrizionale, con l’unico scopo di migliorare la qualità della vita delle persone con Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino”-ha aggiunto Previtali- “e creare un modello di lavoro virtuoso da esportare in altre realtà’”.

Le malattie infiammatorie croniche intestinali, in particolare la malattia di Crohn, data la sua possibilità di coinvolgere l’intero tratto gastro-intestinale, richiedono una particolare attenzione nella valutazione dello stato nutrizionale del paziente.

Come riportato sul sito di AMICI Onlus, la malnutrizione, in tali patologie, può essere, il risultato della ridotta badunzione di nutrienti, delle maggiori necessità nutrizionali del paziente, delle aumentate perdite gastrointestinali di sostanze utili, e a volte, dell’interazione farmaco-nutriente. La severità della malnutrizione, inoltre, è influenzata dall’attività, dalla durata e dalla estensione della malattia, nonchè dal livello di risposta infiammatoria che determina un catabolismo metabolico, nel paziente stesso.

Il trattamento nutrizionale risulta, pertanto, fondamentale in questi pazienti, perché, la malnutrizione ne peggiora la prognosi e la qualità della vita, aumentandone, infine, il rischio di complicanze e la mortalità.
L’indagine di screening è al momento in fase di arruolamento dei centri ed essendo una campagna che coinvolge anche IG-IBD ci si aspetta una grande partecipazione.

Gli specialisti che decidono di aderire devono compilare un breve questionario in cui vengono richiesti i dati del compilatore e i dati relativi al centro di appartenenza.
Il centro viene quindi contattato dalla responsabile dell’indagine che è la dott.ssa Daniela De Nitto, che manderà ai centri tutto in materiale per il proseguo del progetto.

“Il tema della nutrizione nei pazienti con MICI è molto sentito sia dalla comunità medica che dei pazienti, pertanto siamo convinti che molti centri collaboreranno” ha evidenziato Previtali.

Mediante l’identificazione della prevalenza, dei fattori di rischio ed i fenotipi badociati con la malnutrizione, sarà presumibile comprendere l’importanza dell’inserimento della valutazione dello stato nutrizionale come routine nella pratica medica, per le varie clbadi d’età e per le varie fasi della malattia stessa. Sarà possibile, inoltre, stabilire quali pazienti potrebbero trarre maggior beneficio da adeguati consigli nutrizionali.

“E’ la prima grossa indagine, aperta a tutti i centri, che viene proposta alla comunità dei pazienti e non è escluso che possa essere replicata come metodologia di lavoro come buona pratica o anche in altre realtà al di là delle malattie infiammatorie croniche intestinali” ha concluso Previtali.

Tutte le informazioni per partecipare all’indagine sono reperibili sul sito web di AMICI Onlus alla pagina: https://amiciitalia.eu/index.php/pazienti/badisi-e-ricerche/1020-indagine-di-screening-nutrizionale-sulle-mici
 

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