Salute Sette, “I giorni della ricerca” contro il cancro: in Italia più di mille casi al giorno



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 I Giorni della Ricerca”: otto giorni dedicati a fare il punto sulle nuove scoperte in campo oncologico con i più autorevoli rappresentanti del mondo dell’oncologia italiana. Inaugurazione a Palazzo del Quirinale.


In Italia il cancro provoca 500 morti al giorno e l’incidenza è di 1.000 nuovi casi ogni 24 ore. Il Ministero della Salute ci informa che degli attuali 3 milioni di pazienti oncologici “circa il 60% (rispetto al 40-50% di pochi anni fa) sopravvive a 5 anni dalla diagnosi, con punte di guarigione che arrivano all’80-90% per alcune forme tumorali, come il carcinoma mammario, e questa percentuale di successo è in costante incremento”. Anche se nel nostro Paese si contano 373mila nuovi casi di cancro ci sono tante buone notizie provenienti dal mondo della ricerca. A Palazzo del Quirinale è stato dato il via ai “Giorni della Ricerca”: otto giorni dedicati a fare il punto sulle nuove scoperte in campo oncologico con i più autorevoli rappresentanti del mondo dell’oncologia italiana e una rappresentanza dell’AIRC, badociazione che dal ‘95 punta su questo evento e che contribuisce al progresso dell’oncologia promuovendo giovani talenti, sostenendo i progetti di ricerca più innovativi e gli investimenti in tecnologie all’avanguardia. 

“La mortalità dovuta al cancro è diminuita sensibilmente negli ultimi decenni grazie all’evoluzione di nuovi strumenti diagnostici e terapeutici sempre più personalizzati – ha affermato il sottosegretario alla Salute, Armando Bartolazzi – Particolare menzione meritano le moderne terapie immunologiche e le strategie di prevenzione, che stanno radicalmente cambiando la storia naturale di molte neoplasie. Ma ciò non basta perché il cancro resta comunque la seconda causa di morte nel nostro Paese.

Ai successi costanti nella diagnosi precoce e nella terapia si contrappone purtroppo l’aumento dell’incidenza dei tumori, dovuto principalmente a 3 distinti fenomeni: l’invecchiamento della popolazione che aumenta naturalmente il rischio di sviluppare malattie oncologiche; l’impatto sempre più accertato di fattori ambientali quali cause determinanti l’insorgenza di tumori (tra cui l’inquinamento del suolo e dell’aria); lo stile di vita (cattiva alimentazione, abitudini voluttuarie, sedentarietà).

Il grande ruolo della ricerca 
La ricerca sta facendo enormi pbadi avanti nella lotta contro il cancro: nei precedenti articoli vi abbiamo raccontato le ultime frontiere dell’immunoterapia. “L’introduzione dei nuovi farmaci di tipo immunologico e dei vaccini terapeutici invertono, di fatto, il paradigma della cura – ha spiegato Bartolazzi – Questi farmaci non sono più diretti a colpire le cellule tumorali ma stimolano il ripristino del sistema immunitario. Infatti è oramai evidente che molti tumori si sviluppano e crescono ingannando e disarmando il nostro sistema immunitario. Parallelamente la ricerca ha consentito di chiarire che non tutti i tumori e non tutti i pazienti sono uguali. Alcuni rispondono a questi nuovi farmaci (circa il 20-30%), e non mostrano recidive per molti anni tanto da poter essere considerati effettivamente guariti; in altri casi le recidive si presentano dopo un periodo più o meno lungo, su altri pazienti invece l’immunoterapia è inefficace”. 

Queste osservazioni hanno portato la medicina a farsi tante domande fino a giungere alla nuova frontiera della personalizzazione delle cure. 

Le terapie hanno effetti diversi a seconda dei pazienti e della struttura del loro organismo. 

Della medicina di precisione ne abbiamo già parlato: consiste nel combinare dati genetici e informazioni sulle malattie per elaborare trattamenti basati sulle esigenze e sulla struttura del singolo paziente. I vantaggi sono una maggiore efficacia delle cure e la diminuzione dei costi che gravano sulla sanità. “Non è secondario il ruolo che la ricerca ha nel contrasto alle ‘fake news’ che riguardano cure e tecniche di prevenzione oncologica contrabbandate come miracolose ma prive di ogni fondamento scientifico” – ha spiegato il il sottosegretario alla Salute. Nell’incontro al Quirinale si è parlato anche di corretta divulgazione scientifica. 

L’AIRC ha un grande ruolo nella ricerca: in oltre cinquant’anni di storia ha affinato il metodo per selezionare i progetti più meritevoli di ricerca sul cancro. Tale metodo, utilizzato in tutto il mondo e chiamato peer review, affida la valutazione dei progetti a esperti di livello internazionale che non hanno conflitti di interesse.

Il Ministero della Salute in occasione dei giorni della ricerca ha sottolineato i pbadi in avanti nell’organizzazione della rete degli IRCCS con specifica missione oncologica, che ha sviluppato sempre di più capacità e competenze in questo settore. Attualmente sono in corso più di 2.000 sperimentazioni cliniche, in particolare sulle “combinazioni”, tra vecchie e nuove modalità terapeutiche.

“In sintesi, oggi possiamo offrire ai pazienti un ventaglio di terapie specifiche e personalizzate per curare il cancro, opportunità che fino a pochi anni fa erano impensabili” – ha spiegato il sottosegretario. 

La rete della alleanza contro il cancro 

Alleanza contro il cancro è la prima delle reti IRCCS, costituita da 25 centri, creata dal Ministero della Salute al fine di promuovere una ricerca traslazionale di qualità. L’obiettivo è raggiungere livelli sempre più alti nell’innovazione tecnologica e organizzativa. “In 20 centri italiani è già attivo da un anno un trial clinico sul cancro del polmone che ha come obiettivo la validazione di una piattaforma genomica che consente di evidenziare tutti i bersagli terapeutici dei carcinomi polmonari e le modificazioni dei geni che regolano il metabolismo dei farmaci. Grazie a questa piattaforma è possibile avere informazioni sia sulla potenziale efficacia che sulla tossicità dei farmaci oggi disponibili – annuncia il sottosegretario alla Salute – E’ verosimile che in un futuro oramai prossimo, i centri oncologici potranno utilizzare tali informazioni nella pratica clinica a beneficio di tutti i pazienti con cancro del polmone per applicare terapie di precisione. Questo è il primo programma italiano di medicina di precisione. Una piccola rivoluzione cui ne seguiranno presto altre.

La nuova piattaforma, infatti, è in grado di interrogare tutti i geni finora identificati che causano i tumori ereditari e sarà pertanto possibile individuare prontamente i pazienti ed i famigliari con predisposizione genetica al cancro, per indirizzarli correttamente verso specifici percorsi di screening e prevenzione.

Il Ministero della Salute ha intrapreso quindi una serie di azioni per trasferire l’innovazione biotecnologica nella pratica clinica che avranno una ricaduta sostanziale e un impatto importante non solo per la salute dei pazienti (che ovviamente costituisce il nostro obiettivo primario), ma anche per l’intero sistema della ricerca sul cancro”. 

Le iniziative dei giorni della ricerca 
In occasione della cerimonia al Quirinale avvenuta la settimana scorsa, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato il Premio FIRC “Guido Venosta” a Maurizio D’Incalci, ricercatore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano. Il Premio “Credere nella Ricerca”, rivolto a chi si è particolarmente impegnato al fianco di AIRC, è stato consegnato dal Presidente a Carolyn Smith, esempio per tutte le donne per come ha affrontato il cancro. Premiata anche la Lega Calcio di serie A, da sempre vicina all’Associazione Italiana della Ricerca sul Cancro. Le iniziative per raccogliere i fondi per la ricerca andranno avanti in questi giorni: sabato 10 novembre in oltre mille piazze italiane torneranno i Cioccolatini della Ricerca (donazione minima di 10euro – per vedere quali piazze partecipano 
www.airc.it oppure 840.001.001 – uno scatto da tutta Italia, attivo 24 ore).  Da lunedì 12 novembre la distribuzione proseguirà in oltre 1.900 filiali UBI Banca su tutto il territorio. Le iniziative per la raccolta fondi saranno diverse nelle varie piazze: aiutare la ricerca significa aiutare l’umanità a superare uno dei mali più violenti e diffusi nel mondo. 

Gaetano Gorgoni

 

 

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