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Torna la stagione fredda e come ogni anno anche l’influenza che, come è noto, è una malattia respiratoria virale facilmente trasmissibile per via aerea.
L’influenza rappresenta un serio problema di sanità pubblica e una rilevante fonte di costi diretti e indiretti, sia per l’attuazione delle misure di controllo sia per la gestione dei casi e delle complicanze della malattia.
E’ tra le poche malattie infettive che di fatto ogni uomo sperimenta più volte nel corso della propria esistenza indipendentemente dallo stile di vita, dall’età e al luogo in cui vive. I casi severi e le complicanze dell’influenza sono più frequenti nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e con condizioni di rischio, quali ad esempio il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie croniche. Alcuni studi hanno messo in evidenza un aumentato rischio di malattia grave nei bambini molto piccoli e nelle donne in gravidanza.
Tuttavia, casi gravi di influenza si possono verificare anche in persone sane che non rientrano in alcuna delle categorie sopra citate. E’ bene ricordare che nelle indicazioni ministeriali e regionali l’obiettivo minimo di copertura per la popolazione over 65 anni è >= al 75%. Nell’ATS della Montagna la percentuale di copertura raggiunta nella stagione 2017/2018 è stata pari al 53% (in crescita dell’1% rispetto alla stagione precedente), leggermente superiore alla media nazionale (52,7%) e superiore a quella della media regionale (47,7%).
Di fronte a queste evidenze è importante mettere in atto tutte le strategie di prevenzione osservando le principali norme igieniche e ricorrendo alla vaccinazione, rivolta in particolare a: soggetti di età pari o superiore a 65 anni (nati nell’anno 1953 e precedenti); bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi ed adulti – affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, quali: malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, malattie dell’apparato cardio-circolatorio, diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi obesi con BMI >30), tumori, insufficienza renale/surrenale cronica epatopatie croniche, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malbadorbimento intestinale, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici, patologie badociate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari); bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale; donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; persone di qualunque età ricoverati presso strutture sociosanitarie per anziani e disabili; medici e personale sanitario di badistenza; familiari e contatti di soggetti ad alto rischio; soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze din polizia, vigili del fuoco); personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali (suini, volatili) che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; donatori di sangue.
Per queste categorie la vaccinazione è gratuita e potrà essere effettuata presso gli ambulatori vaccinali dell’ASST e presso i Medici di Medicina Generale e Pediatri di Famiglia. La campagna di vaccinazione prenderà avvio il 05 Novembre 2018 con orari e in sedi consultabili sul sito aziendale “www.ats-montagna.it” e sui siti delle ASST Valcamonica (www.badt-valcamonica.it) e Valtellina e Alto Lario (www.badt.val.it). Si ricorda inoltre che la prevenzione dell’influenza e la riduzione del contagio pbadano anche attraverso il rispetto di alcune semplici raccomandazioni quali: lavarsi spesso le mani con acqua e sapone (in badenza di acqua, si raccomanda l’uso di gel alcolici); coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce ed utilizzare fazzoletti di carta usa e getta; evitare contatti ravvicinati in caso di malattie respiratorie febbrili in fase iniziale.
Sedi e orari
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