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Purtroppo, la Riforma pensione era partita in un modo e sta arrivando in un altro. E’ prevista la nuova misura Quota 100 che prevede 62 anni di età e 38 anni di contributi versati. Ma chi ha 41 anni di contributi e 60 anni di età, cosa deve fare?
Il quesito di un nostro lettore
Buongiorno Signora Angelina, mi permetto di scriverle dopo aver letto del suo impegno verso le persone che non riescono ad avere risposte da chi dovrebbe darne.
Sono nato ad aprile 1958, ho iniziato a lavorare nel mese di settembre del 1977, quindi ho più di 41 anni di contributi versati nello stesso posto di lavoro, il Casinò di Campione d’Italia.
E qui quando si parla del Casinò di Campione, apriti cielo, ce ne dicono di tutti i colori, a torto, perché prima che il tribunale di Como decidesse di chiuderlo per fallimento, in modo arbitrario dal momento che il Casinò incbadava 90 milioni di euro l’anno e grazie al suo incbado veniva mantenuta una comunità intera, eravamo in contratto di solidarietà da ben 6 anni con decurtazioni dello stipendio fino al 30%.
Comunque veniamo a me, ho lavorato per tutti questi anni a turni e al 90% di notte finendo a volte alle 4 e alle 5 di mattina, vita sociale e familiare un disastro, visto che si doveva lavorare il sabato, la domenica e i giorni festivi, ora e anche perché mi trovo disoccupato e veramente stanco, speravo tanto nella quota 41 per andare in pensione.
La quota 41 è dedicata solo a chi ha lavorato almeno 12 mesi prima di avere compiuto i 19 anni, ma chi può decidere, dalle ultime informazioni sulle pensione, e mi piacerebbe molto chiederlo a DI Maio e Salvini, se ha più diritto un lavoratore che ha 62 anni con 38 di contributi, o un lavoratore con 60 anni e 41 di contributi? La ringrazio per la sua attenzione e le auguro ogni bene.
Pensione con solo 41 anni di contributi, cosa fare?
Questo è un punto dolente, perchè le promesse scritte nell’accordo di Governo, a firma di Di Maio e Salvini, prevedevano una quota 41 per tutti, senza precoci o categorie di tutela, semplicemente 41 anni di contributi versati, indipendentemente dall’età.
Ci si chiede che fine ha fatto questa promessa? Si è parlato di mancanza di fondi, alla fine da ultime indiscrezioni, si è pensato di rimandarla nel 2020. Quindi ad oggi la Quota 41 è solo per i precoci che versano in una delle tutele di categoria stabilite dalla misura.
Nel caso specifico, potrà aderire alla pensione anticipata, ma sono richiesti 42 e 10 mesi nel 2018, per il 2019 è previsto l’innalzamento di cinque mesi per l’aspettativa di vita (legge Fornero). Sembra che allo studio ci sia la possibilità di bloccare l’innalzamento dei 5 mesi per l’aspettativa di vita, quindi nel 2019 i requisiti saranno quelli del 2018. Questa è un’ipotesi allo studio.
I requisiti richiesti per la pensione anticipata nel 2019 sono: con 42 anni e 3 mesi di contributi per le donne e con 43 anni e 3 mesi di contributi per gli uomini.
Conclusione
Le consiglio di attendere che la riforma pensione sia ben definita, per poi capire quale strada seguire, se mai versando contributi volontari per arrivare ai requisiti richiesti dalla pensione anticipata. Le consiglio di attendere, se mai mi può ricontattare più in là e vediamo se cè qualche spiraglio in tutta questa confusione.
Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]
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