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Secondo l’ufficio studi Cgia di Mestre, novembre è il mese delle tbade.
Per le imprese, infatti, è questo il periodo dell’anno più “impegnativo” nei rapporti economici con l’erario.
Da una ricerca dell’badociazione di categoria veneta emerge che, tra gli acconti Ires e Irpef, i versamenti dell’Iva, dell’Irap e il pagamento delle addizionali regionali, comunali e le ritenute dell’Irpef, entro la fine di questo mese i lavoratori dipendenti, i possessori di altri redditi ma soprattutto gli imprenditori e i lavoratori autonomi saranno chiamati a corrispondere al fisco poco più di 57 miliardi di euro.
In Italia il gettito tributario (imposte, tbade e tributi) si aggira attorno ai 500 miliardi di euro l’anno, una cifra che affluisce nelle cbade dell’erario rispettando una serie di scadenze fiscali che si concentrano prevalentemente tra novembre, dicembre, giugno e luglio.
Inoltre, la ricerca della Cgia riprende inoltre i dati emersi dalle ultime indagini campionarie riportate dalla Banca d’Italia nella “Relazione annuale 2017” relativi ai debiti commerciali in capo alla Pubblica Amministrazione, che sarebbero scesi da 64 a 57 miliardi di euro.
Si ipotizza dunque che le imprese fornitrici potrebbero vantare circa 27 miliardi di euro di crediti nei confronti della Pa.
(Unioneonline/F)
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