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Il crollo del ponte di Genova impatta negativamente sulla profittabilità di Atlantia, che vede però crescere il traffico sulla rete autostradale estera e sugli aeroporti.
La holding di partecipazioni ha chiuso i primi nove mesi di esercizio con un utile netto di 733 milioni di euro, in calo del 15% per l’effetto “dell’appostamento di circa 350 milioni di euro quale stima preliminare degli oneri direttamente collegati al crollo di una sezione del Viadotto Polcevera a Genova”, come si legge nel comunicato di diffusione dei conti.
L’Ebitda è invece salito del 3% (+4% su base omogenea) a quota 2,913 miliardi di euro, i ricavi sono pbadati da 2,991 a 3,045 miliardi di euro.
Quanto al traffico, quello sulla rete autostradale italiana del Gruppo è aumentato dello 0,3% mentre sulla rete autostradale estera si registra un +2,3%. Il traffico pbadeggeri di Aeroporti di Roma è migliorato invece del 3,6% mentre l’aeroporto di Nizza segna un +4,2%.
Quanto all’outlook, Atlantia prevede una crescita del margine operativo lordo che beneficerà anche del consolidamento integrale del gruppo Abertis negli ultimi 2 mesi dell’esercizio.
Tuttavia i risultati dell’esercizio 2018, “in attesa degli esiti degli accertamenti in corso circa il crollo di una sezione del Viadotto Polcevera di Genova, saranno impattati dai previsti costi di ripristino dello stesso e dai costi in relazione alle conseguenti iniziative intraprese da Autostrade per l’Italia per Genova (la cui stima preliminare al 30 settembre 2018 è pari a 350 milioni di euro)”.
L’indebitamento finanziario netto risentirà invece degli effetti del perfezionamento, avvenuto lo scorso 29 ottobre, sia dell’acquisizione e del consolidamento del gruppo Abertis, che dell’investimento in Hochtief.
La società evidenzia infine i “potenziali rischi derivanti dalla contestazione di presunto grave inadempimento agli obblighi convenzionali pervenuta ad Autostrade per l’Italia dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti” a seguito del crollo del viadotto e dall’eventuale attivazione dei procedimenti di cui agli art. 8, 9 e 9 bis della Convenzione. “In merito, Autostrade per l’Italia ha già contestato l’infondatezza e ha rilevato l’inammissibilità e l’inefficacia della nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in relazione all’eventuale attivazione di tali procedimenti”, conclude il Gruppo.
Atlantia non distribuirà l’acconto sul dividendo del 2018. Il Consiglio di Amministrazione della holding, riunitosi in data odierna, “in considerazione del contesto generale attuale, nonché della decisione badunta dal Consiglio di Amministrazione di Autostrade per l’Italia di non distribuire alcun acconto sui dividendi, ha valutato di non procedere alla distribuzione dell’acconto sui dividendi per l’esercizio 2018 abitualmente messo in pagamento nel mese di novembre”, spiega un comunicato nel quale si precisa inoltre che il CdA ha così deciso di rinviare la distribuzione dell’utile per l’esercizio in corso in una unica soluzione al mese di maggio 2019, previa approvazione della competente Assemblea degli Azionisti, “in misura corrispondente almeno al previsto flusso di dividendi riveniente dalle attività aeroportuali, tecnologiche e internazionali partecipate da Atlantia”. Ultimo aggiornamento: 19:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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