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Ugo Forello, il dissidente M5s: “Chi ha ruoli istituzionali non dovrebbe attaccare i giornalisti”
di EMANUELE LAURIA
Nella nota si parla di una “rotazione già prevista dall’inizio della consiliatura che sarà formalizzata domani”. Ma è immediato il collegamento fra questa decisione improvvisa e le posizioni critiche nei confronti del governo e del leader di M5S espresse dall’ex candidato sindaco.
E Forello infatti non le manda a dire: “Ho saputo di non essere più capogruppo leggendo Facebook. Non so se si sia fatta una riunione e chi vi abbia partecipato. La rotazione? Se ne era parlato, è vero, ma non siamo mai entrati nel dettaglio di tempi e forme. Era scontato, per tutti, che sarei rimasto alla guida del gruppo almeno fino al voto sul bilancio, come è normale che sia. Ma di cosa stiamo parlando? Si tratta di un provvedimento che ricorda – conclude il capogruppo silurato – epoche buie della nostra storia. Sì, è stata un’epurazione”,
Ugo Forello, avvocato, è stato uno dei fondatori di Addiopizzo. E’ entrato nel movimento nel 2016 e, nel bel mezzo del caso delle firme false, vinse le primarie per la candidatura a sindaco battendo Igor Gelarda (ora pbadato alla Lega). Nella corsa per Palazzo delle Aquile del giugno 2017, arrivò terzo dietro Leoluca Orlando e Fabrizio Ferrandelli: fu comunque il candidato più votato per il consiglio comunale e fu eletto alla carica di capogruppo di M5S. Negli ultimi mesi Forello aveva criticato la politica del governo in materia di immigrazione, attaccando frontalmente il vicepresidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri, che aveva sostenuta l’iniziativa dei porti chiusi. La scorsa settimana aveva votato a favore di una mozione della sinistra, in consiglio comunale, che chiedeva la sospensione del decreto sicurezza.
Il neo capogruppo, Randazzo, si dice “sorpreso” dalla reazione di Forello, dicendo che si tratta di “un avvicendamento già noto”. Ma l’ex candidato sindaco rincara la dose. Parla di una riunione “carbonara”, fatta “senza la partecipazione dell’attuale capogruppo e di un altro componente del consiglio comunale M5s, Giulia Argiroffi, che avrebbe dovuto sostituirmi – afferma Forello – alla conclusione della sessione bilancio. Tutto ciò mina la fiducia dei cittadini e attivisti che credono ancora nei principi di trasparenza e legittimità”.
E Forello lancia un velenoso sospetto: “Non vorrei che dietro tutto ciò ci sia la mano dei vertici del movimento: certo è un fatto notorio che quello che (allo stato illegittimamente) verrebbe indicato come capogruppo è persona di fiducia e legata a doppio mandato con il deputato all’Ars, Giancarlo Cancelleri (il leader siciliano pentastellato molto vicino a Luigi Di Maio), e con il deputato nazionale, Adriano Varrica”. Forello conferma: “Non riconosco la decisione presa e resto capogruppo. Sono al mio posto a difendere la possibilità di dissentire e criticare nel rispetto di tutti”
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