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Scaduto sabato il termine per presentare le manifestazioni d’interesse. Tra i pretendenti, i più accreditati sono l’italiana Eco Eridania e il colosso spagnolo Tradebe. La vendita dovrebbe avvenire entro la primavera del 2019
REGGIO EMILIA – L’italiana Eco Eridania e la spagnola Tradebe: sembrano essere queste le due pretendenti più accreditate all’acquisizione di Unieco Holding Ambiente, la galbadia di società attive nel settore dei rifiuti e sopravvissute al crac della casa madre dell’aprile 2017. Il commissario liquidatore di Unieco, Corrado Baldini, ha avviato la procedura per la cessione di questo ramo: 140 milioni di euro di fatturato derivanti dalle attività di bonifica, smaltimento di rifiuti industriali e impianti per il trattamento. Sabato si è chiusa la finestra temporale per la presentazione delle manifestazioni di interesse.
L’unica cosa che per ora si può affermare con ragionevole certezza è che queste attività usciranno dal perimetro cooperativo. Diversamente da quanto avvenuto negli anni scorsi per molti rami d’azienda – ceduti da Ccpl, Muratori di Reggiolo e Orion ma acquistati da altri soggetti del mondo cooperativo – in questo caso la cooperazione si è fatta da parte. Coopservice, che a lungo in pbadato aveva trattato l’acquisizione in tandem con Iren, è impegnata su altri fronti e si è sfilata. Iren corre dunque da sola, anche se non pare essere in pole position.
Chi sono dunque i favoriti nella corsa alla conquista di Unieco Ambiente? Il primo, Eco Eridania, ha sede a Genova ed è cresciuto nel tempo attraverso l’aggregazione di una decina di aziende attive nel settore dei rifiuti speciali. E’ controllato da fondi d’investimento, fattura 130 milioni all’anno e ha 7 impianti in cui vengono trattate 95mila tonnellate di rifiuti all’anno. Tradebe invece è un grande gruppo con base in Spagna, ma attività in tutto il mondo. Nei suoi impianti vengono trattati ogni anno 2 milioni di tonnellate di rifiuti, per ricavi annui di 455 milioni di euro.
La manifestazione di interesse è solo la prima tappa di un processo che sfocerà poi nel bando di gara. La cessione vera e propria dovrebbe avvenire entro la primavera dell’anno prossimo. Impossibile, oggi, prevedere quanto sarà necessario mettere sul piatto per aggiudicarsi Unieco Ambiente. L’unico parametro di riferimento sono i 67 milioni di euro che erano alla base del negoziato mai concretizzato fra Unieco, Iren e Coopservice.
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