All’Ilva inizia l’era Mittal, ma l’acquisizione pesa sui conti



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Ilva

All’Ilva inizia l’era Mittal, ma l’acquisizione pesa sui conti trimestrali. Nel terzo trimestre dell’anno il colosso dell’acciaio ArcelorMittal ha, infatti, registrato un utile netto pari a 899 milioni di dollari, in calo del 25% rispetto all’anno precedente. Il risultato è stato penalizzato dagli oneri di svalutazione legati all’acquisizione dell’Ilva, che è stata completata proprio oggi, e dall’impatto negativo dell’effetto valutario.

Le vendite, invece, sono aumentate del 5% a 18,52 miliardi, ma non hanno centrato la stima del consenso FactSet a 19,64 miliardi. Più nel dettaglio, l’azienda ha riportato oneri di svalutazione per 509 milioni sulle vendite di badet legate all’accordo per l’acquisizione dell’Ilva e perdite derivanti dall’effetto valutario pari a 475 milioni. Esclusi gli oneri non ricorrenti, l’ebitda è salito a 2,73 miliardi rispetto ai precedenti 1,92 miliardi, mancando di poco le attese del consenso FactSet a 2,75 miliardi.

ArcelorMittal ha concluso oggi la transazione per acquisire l’Ilva e ha lanciato ArcelorMittal Italia. La società è il partner principale del veicolo che ha comprato il gruppo italiano, AM Investco, con una quota nel consorzio pari al 94,4%, mentre Intesa Sanpaolo  detiene il 5,6%. A seguito della chiusura della transazione, il colosso dell’acciaio ha ora badunto il pieno controllo direzionale dell’azienda che formerà un nuovo polo industriale all’interno di ArcelorMittal Europe-Flat Products, e sarà conosciuta come, appunto, ArcelorMittal Italia.

Secondo Lakshmi Mittal, presidente e amministratore delegato di ArcelorMittal, “la conclusione della procedura di acquisizione di Ilva costituisce un’importante tappa strategica per ArcelorMittal: Ilva è un badet di qualità che offre un’opportunità unica di espandere e rafforzare la nostra presenza in Europa, acquisendo il sito di produzione di acciaio più grande d’Europa”.

“Vantiamo”, ha aggiunto Lakshmi Mittal, “una lunga storia di rilancio di badet poco efficienti. Sono fiducioso nel fatto che riusciremo a ripristinare le prestazioni operative, finanziarie e ambientali di Ilva e che, nel farlo, creeremo valore per la nostra società, gli stakeholder di Ilva e l’economia italiana”. I piani aziendali ambientali, industriali e commerciali illustrano in dettaglio come verrà effettuato il turnaround di Ilva.

“Il caposaldo dei nostri impegni di investimento è rappresentato dal programma di investimenti ambientali, che ammontano a 1,15 miliardi di euro”, ha ricordato Aditya Mittal, cfo del gruppo e ceo di ArcelorMittal Europe. “I lavori sono già iniziati e, nel tempo, sono sicuro che riusciremo a realizzare la nostra visione di trasformare Ilva non solo in uno dei produttori di acciaio leader in Europa, ma anche in uno dei più responsabili”. Data la storia di Ilva, sarà anche fondamentale, ha precisato Aditya Mittal, “ricostruire la fiducia con gli stakeholder locali, attraverso un dialogo aperto e trasparente, dimostrando loro la differenza positiva che apporteranno i nostri significativi impegni ambientali”.

Sotto il profilo occupazionale, AM Investco Italy ha badunto 10.700 dipendenti dell’azienda in amministrazione straordinaria sugli attuali 13.500. L’accordo sindacale, approvato a settembre con oltre il 90% dei voti dei dipendenti, prevede anche che il ministero dello Sviluppo Economico finanzi con 250 milioni di euro gli esodi incentivati. Altri 2.500 dipendenti circa resteranno alle dipendenze della vecchia Ilva e saranno impegnati in interventi di bonifica ambientale del sito di Taranto del primo gruppo siderurgico italiano almeno fino alla fine del 2023. Dopo quella data, ArcelorMittal offrirà un lavoro anche ai dipendenti a cui non sarà trovata altra collocazione.

Chiusa l’acquisizione dell’Ilva, il focus del gruppo sarà rivolto all’allocazione del capitale e a una remunerazione degli azionisti potenzialmente maggiore, secondo gli badisti di Jefferies. L’azienda ha, infatti, confermato il proprio impegno ad aumentare il ritorno di capitale agli azionisti una volta portato il debito netto dagli attuali 10,5 miliardi di dollari al di sotto di 6 miliardi. Il titolo ArcelorMittal alla borsa di Francoforte al momento segna un +0,73% a quota 22,18 euro.

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