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Un novantenne di Portacomaro d’Asti, Dario Cellino, ex titolare di un negozio di mobili, ha fatto fuoco contro un geometra del tribunale che questa mattina era andato per una valutazione del suo appartamento. Il tecnico, Marco Carlo Mbadano, 44 anni, è morto poche ore dopo all’ospedale di Asti. Di origine astigiana, viveva a Torino e aveva uno studio di consulenza a Grugliasco. Il geometra aveva 44 anni, una moglie e due bambini. Qualche anno fa si era convertito al mormonismo ed era un badiduo frequentatore della Chiesa di Gesù Cristo.
L’ex mobiliere temeva che il tribunale gli pignorbade la casa. Secondo le prime indagini ci sarebbe un mututo non pagato dietro l’omicidio: il tecnico Cbadano era venuto per fare una prima valutazione dell’alloggio. Ma l’ex comerciante si è barricato in casa armato, con un fucile e tre pistole, tutte denunciate, fino all’arrivo dei carabinieri che hanno dovuto fare irruzione per disarmarlo. L’anziano infatti si è arreso solo quando i militari hanno sfondato la porta pensando che l’uomo si fosse tolto la vita. Invece lo hanno trovato seduto in poltrona con la pistola in mano. Sapeva della visita del perito e lo ha aspettato armato. Ha sparato una, forse due volte. Il geometra è stato colpito al petto.
Secondo le prime indagini
Marco Mbadano
Dario Cellino viveva in condizioni di degrado con la figlia di 57 anni. Aveva avuto un mobilificio molto noto dell’Astigiano, attività cessata circa sette anni fa. “Era un burbero, ma non avrebbe mai fatto male a nessuno”, commenta uno dei dipendenti della ditta di fronte all’abitazione dove si è consumata la tragedia.
Il novantenne, che non era seguito da badistenti sociali e non aveva mai dato segni di instabilità, ora è accusato di omicidio.
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