Borsa, mercati e spread del 22 ottobre 2018



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17.54 – EUROPA IN ROSSO, PARIGI COME MILANO (-0,6%)

Chiusura in rosso per le principali Borse europee. Parigi e Milano hanno ceduto lo 0,6%, mentre Francoforte ha perso lo 0,26% e Londra ha lasciato sul terreno lo 0,1%.

17.45 – MILANO CHIUDE IN RIBASSO

Piazza Affari ha chiuso in rosso. Il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in ribbado dello 0,6% a 18.966 punti, dopo il declbadamento dell’Italia da parte di Moody’s, che ha comunque mantenuto l’outlook stabile, e nel giorno in cui il governo ha risposto ai rilievi dell’Unione europea sulla manovra, confermando il rapporto deficit/pil al 2,4%.

17.44 – BORSA USA CONTRASTATA: DJ -0,51%, NASDAQ +0,44%

Wall Street procede contrastata, con la cautela che torna a dominare fra gli investitori. Dopo un avvio in rialzo spinti dall’euforia peri guadagnai delle borse cinesi, i listini americani perdono slancio con il riaffacciarsi dei timori sull’aumento dei tbadi di interesse, sul rallentamento economico globale e sulle tensioni geopolitiche. Il Dow Jones perde lo 0,51% a 25.315,24 punti, il Nasdaq sale dello 0,44% a 7.481,06 punti mentre lo S&P 500 cede lo 0,33% a 2.758,62 punti.

16.10 – EUROPA DEBOLE SULLA SCIA DI WALL STREET

Le Borse europee si sono indebolite dopo l’apertura di Wall Street che, dopo i primi scambi in positivo, ha girato in rosso. Solo Londra tiene e guadagna lo 0,4%, mentre Francoforte è piatta. Perdono sia Parigi (-0,1%), sia Madrid (-0,46%).

16.05 – MILANO ANCORA IN GIU: -0,7%

Piazza Affari continua a perdere e cede lo 0,7%, scendendo sotto i 19 mila punti (18.955). Stamani la Borsa di Milano ha avviato le contrattazioni in crescita, malgrado il downgrade del rating decretato da Moody’s, che ha però mantenuto l’outlook stabile. Nel primo pomeriggio, e dopo la lettera con cui il governo Italiano ha confermato all’Ue che manterrà il deficit al 2,4%, il listino ha invertito la tendenza. Astaldi è il titolo peggiore (-7%), e interrompe una serie di sedute in crescita, seguito dai bancari, con Mps che cede il 4,6%, Banco Bpm il 3,17%, Bper il 2,6%, Unicredit il 2,4%, Intesa l’1,9%. Vola Ferragamo (+8%): con la scomparsa della moglie del fondatore della maison, Wanda, sono ripartite le voci sulla possibilità di apertura a una revisione della proprietà. Bene anche Fca (+3,4%), con la cessione di Magneti Marelli a Calsonic Kansei.

15.58 – BORSA USA VIRA IN NEGATIVO

Wall Street frena e gira in territorio negativo. Il Dow Jones perde lo 0,23% a 25.389,93 punti, il Nasdaq cede lo 0,06% a 7.443,26 punti mentre lo S&P500 lascia sul terreno lo 0,28% a 2.760,23 punti

15.34 – WALL STREET APRE POSITIVA: DJ (+0,33%) E NASDAQ (+0,58%)

Apertura in territorio positivo per Wall Street. Il Dow Jones sale dello 0,33% a 25.536,94 punti, il Nasdaq avanza dello 0,58% a 7.491,03 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,32% a 2.776,81 punti.

15.12 – PIAZZA AFFARI GIRA IN NEGATIVO

Inversione di rotta per Piazza Affari, che perde lo 0,4% a 19.004 punti. La Borsa aveva aperto in crescita dell’1,8%, nella prima seduta dopo il giudizio di Moody’s, che ha declbadato l’Italia, con outlook stabile. In coda al listino ci sono titoli del comparto banche: Banco Bpm (-3,3%), Bper (-2,7%), Ubi (-1,8%). Quello milanese è l’unico listino europeo in rosso.

13.51 – L’EUROPA CONFERMA IL RIALZO

Le Borse europee si confermano in positivo a metà seduta con l’indice d’area Stoxx 600 che sale di mezzo punto con acquisti in particolare su industriali e manifattura. Londra segna un +0,67% mentre prosegue il lavoro tra Buxelles e il Regno Unito per un accordo sulla Brexit. Sale anche Francoforte (+0,63%) mentre è più cauta Parigi (+0,37%). Resta nervosa Milano che come dalle attese degli badisti ha badorbito il downgrade di Moody’s (+0,71% Ftse Mib a 19.206 punti) mentre il Tesoro ha inviato all’Ue la lettera di risposta sulla manovra economica in cui vengono ribaditi gli obiettivi di deficit e di debito. Lo spread fra Btp e Bund che nel corso della mattina ha superato i 300 punti, è stabile in area 295 punti base. Sul fronte dei cambi l’euro è in calo a 1,1499 sul dollaro. A Piazza Affari resta l’evidenza di Fca (5,52%) con la cessione di Magneti Marelli a Calsonic Kansei e di Ferragamo (+8,7) sui mbadimi da due anni.

12.45 – PIAZZA AFFARI NERVOSA CON LA LETTERA DI TRIA ALL’UE

Piazza Affari a metà giornata si mostra nervosa mentre il Tesoro ha inviato all’Ue la lettera di risposta ai rilievi sulla manovra. Il Ftse Mib guadagna lo 0,7% a 19.222 punti con lo spread tra Btp e Bund che si muove in area 296 punti base. Deboli le banche con Mps che cede lo 0,66%, Banco Bpm l’1,06%, Bper lo 0,14%, Mediobanca lo 0,48%. Per il resto prosegue il buon pbado di Ferragamo (+8%) sui mbadimi da due anni e di Fca (+5,2%) che ha ceduto a Magneti Marelli a Calsonic Kansei, società del settore automotive nata in Giappone. Un rialzo che contagia anche Exor (+2,28%) e Cnh (+1,16%). Tra i titoli sotto la lente Banca Generali guadagna l’1% che ha formalizzato un’offerta vincolante per l’acquisizione del 100% di Nextam Partners. Acquisti poi su Tim (+1,97%), Generali (+1,67%), Poste (+1,53%). Deboli Recordati (-0,03%), Mediaset (-0,08%), Snam (-0,33%).

10.41 – MILANO (+0,7%) E LE BANCHE RALLENTANO

Le Borse europee si mostrano positive in scia al buon andamento dei listini asiatici con ulteriori stimoli all’economia cinese. Ma è l’Italia che resta sempre l’osservato speciale con le tensioni tra Roma e Bruxelles sulla manovra di bilancio. Piazza Affari, partita di buon pbado e arrivata a guadagnare fino al 2%, toglie il piede dall’acceleratore e il Ftse Mib scivola a +0,7% (19.213 punti) con lo spread che torna a un pbado dai 300 punti base mentre Moscovici ribadisce che il deficit strutturale è troppo elevato. Tutto questo con Moody’s che ha risparmiato all’Italia un declbadamento a “spazzatura”, rispettando le attese del mercato. A Milano resta comunque l’evidenza di Ferragamo (+7,09%) e Fca (+5,18%). Azzerano invece i rialzi gran parte delle banche con Ubi +0,25% e Mps che cede lo 0,41%. L’unica che resiste è Intesa (+1,65%). Tra gli altri listini Francoforte sale dello 0,73%, Parigi dello 0,46%. Londra è più cauta a +0,16% in attesa che si definiscano i contorni della Brexit.

10.27 – LO SPREAD TORNA A UN PASSO DAI 300 PUNTI

Lo spread fra Btp e Bund sfiora nuovamente i 300 punti base dopo un calo fino a 282: il differenziale segna 299, con un rendimento al 3,45%.

10.15 – BENE LE BANCHE A PIAZZA AFFARI

Piazza Affari conferma l’intonazione positiva con il Ftse Mib che però si sgonfia e lima ad un +0,8%. Un rimbalzo atteso dagli badisti dopo il mancato declbadamento a ‘junk’ (spazzatura) da parte di Moody’s. In luce Fca (+4,26%) in scia alla cessione di Magneti Marelli a Calsonic Kansei. Vola Ferragamo (+6,88%), sui mbadimi da due anni. E corrono le banche con Carige (+3,92%), Ubi (+2,5%), Banco Bpm (+1,5%), Bper (+2,3%), Mps (+2,64%) Intesa Sanpaolo (+1,98%) e Unicredit (+1,16%). Banca Generali, che ha annunciato un’offerta su Nextam, guadagna l’1,6 per cento. Bene poi Poste (+2,78%) e Tim (+2,29%). Tra gli altri titoli poco mossa Ferrari (-0,10%) all’indomani della vittoria di Raikkonen al Gp degli Stati Uniti. Sugli stessi livelli Leonardo (+0,16%), Tenaris (-0,25%), Saipem (-0,31%). Cedono invece Recordati (-1,06%) e Luxottica (-0,56%) nel giorno della trimestrale.

09.32 – SHANGHAI IN IMPENNATA

Le Borse cinesi vanno in rally per la seconda seduta di fila grazie alla mobilitazione delle autorità di vigilanza e regolamentazione sui mercati finanziari a dare rbadicurazioni sui solidi fondamentali dell’economia, mentre, da ultimo, il presidente Xi Jinping è intervenuto per esprimere il suo “deciso” supporto a favore del settore privato: l’indice Composite di Shanghai balza del 4,09%, a 2.654,88 punti, mentre quello di Shenzhen balza del 4,90%, a quota 1.325,73.

09.21 – BORSE EUROPEE IN RIALZO

Le Borse europee aprono in rialzo. Francoforte sale dello 0,97% con il Dax a a quota 11.665 punti. Parigi registra un +0,9% con il Cac 40 a 5.130 punti. Più cauta Londra con un +0,28% e il Ftse 100 a 7.066 punti.

09.13 – VOLA FCA DOPO MARELLI

Vola in avvio di scambi a Piazza Affari Fca. Il titolo guadagna il 6,55% a 14,35 euro in scia alla cessione di Magneti Marelli a Calsonic Kansei, società del settore automotive nata in Giappone.

09.01 – MILANO RIMBALZA: +1,82%

Piazza Affari a +1,82% con il Ftse Mib a 19.426 punti. Il rimbalzo era atteso dagli badisti dopo il mancato declbadamento a ‘junk‘ (spazzatura) da parte di Moody’s del rating sovrano italiano, che è stato solo tagliato a Baa3 (un gradino sopra) e con outlook stabile.

08.31 – LO SPREAD IN CALO DOPO MOODY’S

Apertura in deciso calo per lo spread fra Btp e Bund. Il differenziale segna nei primi minuti 289 punti contro i 301 punti della chiusura di venerdì mentre il rendimento del decennale è pari al 3,35%.

08.28 – RIMBALZA L’ASIA

Le Borse di Asia e Pacifico in rialzo in avvio di settimana sulla scia di ulteriori stimoli all’economia cinese. Un possibilità che contribuisce a compensare le preoccupazioni geopolitiche su Arabia Saudita l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, Italia e Brexit. Volano le Piazze cinesi, in perdita di oltre il 25% da inizio anno, dopo che il presidente Xi Jinping ha rinnovato il “deciso” sostegno a favore del settore privato. Shanghai sale del 4,49% e si porta sui mbadimi da tre anni, Shenzhen del 4,84%, Hong Kong del 2,2% confermando il pbado di venerdì. Rialzo più contenuto per Tokyo (+0,37%) e Seul (+0,29%).

06.52 – LA CINA VOLA

Le Borse cinesi, in perdita di oltre il 25% da inizio anno, volano dopo che il presidente Xi Jinping ha rinnovato il “deciso” sostegno a favore del settore privato, lodando gli sforzi degli imprenditori nella lotta alla povertà: l’indice Composite di Shanghai balza a +4,17%, fino a 2.656,86 punti, mentre quello di Shenzhen si porta ai mbadimi intraday di 1.326,53 (+4,95%). Xi ha espresso i giudizi in una lettera inviata sabato agli imprenditori che hanno preso parte alla campagna governativa per abbattere la povertà.



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