Contatori Gas, frode scoperta da Iene. Ma ancora un altra indagine su rischi alimenti



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La rruffa del gas scoperta dalla Iene sta facendo parlare molto di sè, ma ora c’è un ulteriori servizio che mette in luce alcuni meccanismi della grande distribuzone che non possono non far preoccupare e che rilanciano potenziali rischi anche per la salute dei consumatori.
 

Ancora una volta è la trasmissione televisiva Le Iene a guadagnare l’attenzione per un servizio che riguarda la vita di tutti i giorni di qualsiasi cittadino. Se nelle scorse settimane ha fatto parlare di sé per la cosiddetta truffa del gas ovvero di contatori che non indicavano il corretto consumo di energia (anzi, continuano a conteggiare anche con le utenze chiuse), questa volta ha cercato di capire cosa di fosse dietro ai prezzi super scontati dei supermercati. Quante volte ci è infatti capitato di notare sugli scaffali della grande distribuzione organizzata offerte da lasciare a bocca aperta? Quante volte ci siamo chiesti come sia possibile che beni alimentari scendessero sotto a una certa soglia di prezzo?

Alla base di tutto, come vedremo a breve, c’è il rapporto tra catene e fornitori, ma le conseguenze arrivano anche sui consumatori finali. Perché se i fornitori tirano la cinghia, a rimetterci è anche la qualità finale.

La prima presunta truffa denunciata

Succede allora che un servizio di Matteo Viviani ha messo in luce come la sostituzione dei vecchi contatori con quelli di nuova generazione abbia portato con sé il conteggio sballato dei consumi. Se poi l’errore sia doloso o meno è tutto da dimostrare, anche se il tecnico che ha affiancato Viviani ha raccontato che le società gestrici dell’energia siano a conoscenza di questa anomalia. A oggi e ricordando come in seguito alla messa in onda del servizio siano moltiplicate le segnalazioni degli utenti, non si registra alcuna presa di posizione ufficiale da parte delle aziende.

La stessa trasmissione televisiva aveva indicato un indirizzo di posta elettronica a cui scrivere nel caso di scoperta di anomalie di consumi del gas, con tanto di promessa di contattare la società gestrice per chiedere spiegazioni. La vicenda sembra infatti essere solo alle battute iniziali, come emerso dalla clbad action proposta dall’badociazione NoiConsumatori.

Secondo il servizio delle Iene, alla base dei consumi sballati ci sarebbe un difetto tecnologico nei nuovi contatori che, non hanno più di 15 anni di attività alle spalle non andrebbero sostituiti. O meglio, non c’è alcuna disposizione in vigore che imponga il cambio. Si parla di un aumento in bolletta di circa 15 euro al mese, ma l’importo potrebbe essere anche maggiore e va quantificato caso per caso. Basta comunque una semplice verifica in autonomia per controllare l’esistenza dell’anomalia anche sul proprio contatore del consumo del gaso ovvero chiudere l’utenza e controllare se il conteggio si arresta o meno. Ecco, se prosegue anche quando è tutto spento, al pari di quanto mostrato con il servizio andato in onda nelle scorse puntate, è il caso di farsi sentire con il gestore o con un’badociazione a tutela dei diritti dei consumatori.

Il caso dei super sconti sui prodotti alimentari

Ben diverso è il caso dei super sconti sui prodotti alimentari applicati dai supermercati della grande distribuzione organizzata. Se per i consumatori si tratta di una ghiotta opportunità per risparmiare, in realtà le offerte da capogiro sarebbero possibili per le condizioni al limite del vessatorio che sarebbero imposte ai fornitori. Che a loro volta per rientrare nelle spesa potrebbero peggiorare la qualità del prodotto in vendita.



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