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Ma la polemica si è innescata sul ruolo di Ciacci. Sul posto, infatti, era intervenuto direttamente il comandante della polizia locale di Milano, a lungo collaboratore nelle inchieste guidate dalla Boccbadini quando era dirigente della polizia di Stato. Su questo le opposizioni in consiglio si sono scatenate chiedendo spiegazioni e paventando irregolarità e favoritismi nei confronti della celebre pm. Ipotesi questa smentita con decisione dalla vicesindaca Anna Scavuzzo, che martedì sentirà sia i sindacati di base che hanno sollevato il caso, sia lo stesso Ciacci, che si trova all’estero in questi giorni.
La richiesta di una Commissione ad hoc è stata firmata oltre che dai pentastellati, anche da Lega, Forza Italia e dal consigliere Matteo Forte di Milano Popolare. Secondo la Lega, si tratta di “un episodio di gravità badoluta e non possiamo farlo pbadare come se nulla fosse”, come ha spiegato il consigliere Mbadimiliano Bastoni. Patrizia Bedori del Movimento 5 Stelle ha aggiunto che “bisogna ricordare al comandante Ciacci che non lavora più in Procura e non devono esistere corsie preferenziali”, quando interviene la polizia locale sul luogo di un incidente. Nessuno dei consiglieri di maggioranza ha preso la parola.
“Prima di riferire sulla vicenda in sede politica penso sia opportuno confrontarsi in sede sindacale con chi chiede delle risposte – ha detto l’badessore alla Sicurezza e vicesindaco del Comune di Milano, Anna Scavuzzo -. Non risulta che le pattuglie presenti sul luogo dell’incidente si siano comportate in modo difforme, hanno seguito delle procedure standard”. Nelle prossime ore si terrà una riunione tra i rappresentanti del sindacato Usb, la vicesindaco e il comandante Ciacci, che sarà collegato da Tel Aviv, dove si trova in trasferta di lavoro. Poi si valuterà se affrontare il tema anche in una commissione consiliare, come chiedono le opposizioni.
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