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Il diario-denuncia di Ségolène Royal che racconta le sue battaglie femministe si intitola “Quello che finalmente posso dirvi“. L’ex moglie di Hollande, nel libro uscito ieri in Francia per le edizioni Fayard, offre ritratti non proprio edificanti dei maschi politici francesi, a cominciare dall’ex compagno ed ex presidente della Francia. Ma anche gli altri leader politici fanno una pessima figura – Macron, Valls, Jospin – e in particolare i tre ministri francesi che pronunciarono frasi poco galanti e sessiste nei confronti di una ministra del governo Renzi. Ségolène non ne fa i nomi ma racconta dettagli sull’episodio: lei si trovava in motoscafo a Venezia con Matteo Renzi e Hollande, in occasione di un vertice italo-francese del 2016. Oltre ai due leader, due ministri francesi che guardando il programma della giornata fanno una battuta volgare su una ministra italiana: “Quella lì dev’essere brava a fare altro, mica la politica”. Nella ricostruzione di Ségolène “il presidente francese fa finta di non avere sentito nulla mentre Matteo Renzi impallidisce e incrocia il mio sguardo costernato”. Battuta che era ricorrente visto che Ségolène sostiene di averla ascoltata anche in altre occasioni, come nel vertice franco-italiano all’Eliseo del febbraio 20i5, e pronunciata da “un ministro, e non dei meno importanti”. L’ufficio stampa di Renzi ha smentito però al Corriere il racconto di Ségolène Royal: “Renzi era in motoscafo con Hollande insieme a Royal e alle ambasciatrice Zappia e Colonna, oltre all’ambasciatore italiano in Francia Magliano, Non c’erano ministri”. Secondo l’ufficio stampa nessuno sentì commenti sessisti, né Renzi, né gli ambasciatori Zappia e Magliano.
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