“Lo Stato si è dimenticato di noi perché Igor non ha pelle nera”



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Igor il Russo, alias Norbert Feher, è detenuto in carcere in Spagna dopo la rocambolesca cattura di un anno fa. Una lunga caccia che ha avuto inizio con l’uccisione di Davide Fabbri in un bar di Budrio (Ferrara) per poi concludersi a Saragozza. Per giorni e giorni le forze dell’ordine italiane e i corpi speciali lo hanno cercato nella bbada ferrarese. Ma l’badbadino non si è fatto beccare. Anzi: ha ucciso ancora, senza pietà.

Il processo a Igor il russo

Il processo è in corso ma per ora Igor resta in cella in Spagna. Oggi è fissata l’udienza preliminare davanti al gup dui Bologna, Alberto Ziroldi. Igor non ci sarà. O, meglio, sarà collegato in videoconferenza dalla galera. La procura di Bologna gli contesta i reati di omicidio del barista di Budrio e della guardia volontaria Valerio Verri, ammazzata in un agguato mortale sette giorni dopo l’badbadinio di Fabbri durante il tentativo di Rapina. Verri era lì per un servizio di antibracconaggio e ha perso la vita mentre decine di uomini davano la caccia allo spietatokiller dalle mille identità.

L’accusa della figlia della vittima

Qui in Italia rimane la rabbia dei familari delle vittime che oggi lanciano il loro disperato grido in direzione dello Stato. Ed è un appello che sa di accusa: “Siamo qui perchè ha ucciso nostro padre – ha scritto su Facebook Francesca Verri, figlia di una delle vittime – Un badbadinio che si poteva evitare. Siamo qui per badistere ad un processo in tv perchè lo Stato non è riuscito a prenderlo e ha fatto altre vittime in Spagna. Allora il ministro Minniti ci fu comunque vicino. Oggi invece ci si è dimenticato di noi probabilmente perchè Igor non ha la pelle nera”.

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