Maltempo, mezza italia spazzata dal vento e dalle piogge: dieci morti



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Allerta rossa in sei regioni

In Veneto “fenomeno peggiore di quello che ha portato all’alluvione del ’66”. Preoccupa il livello del Piave, evacuato centro commerciale nel Veneziano. Stop ai vaporetti per l’acqua alta a Venezia. A Roma numerosi alberi caduti sulle strade e sulle auto. Chiuso l’aeroporto di Genova a causa della mareggiata, Portofino isolata

Frosinone (Ansa)

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E’ ancora emergenza maltempo in gran parte del Nord Italia, dopo un lunedì di nubifragi, frane e trombe d’aria che ha causato danni in tutta la penisola. Le situazioni più critiche si registrano in Liguria e in Trentino Alto Adige. Il bilancio aggiornato è di dieci morti, quattro feriti gravi e due dispersi, il proprietario della barca a vela canadese finita sugli scogli a Catanzaro Lido, e un uomo a Falcade (Belluno), la cui auto è stata ritrovata stamani dai Vigili del Fuoco a poca distanza dal torrente Biois.
 
Ai sette morti di cui si era avuta notizia lunedì (due in provincia di Frosinone, uno a Terracina in provincia di Latina, uno a Napoli, uno ad Albisola nel Savonese, uno a Feltre nel Bellunese e un vigile del fuoco volontario a San Martino in Badia, in provincia di Bolzano), se ne sono aggiunti altri due: una donna trovata morta in casa a Dimaro, in Val di Sole, in Trentino, e un 63enne scagliato contro gli scogli dal vento a Cattolica, durante un’uscita in kitesurf. Il maltempo sta flagellando le coste, con venti oltre i 100 chilometri orari e mareggiate con onde anche di sette metri. In oltre 48 ore ci sono stati più di 7mila interventi di soccorso effettuati dai 5.800 vigili del fuoco sul territorio nazionale per allagamenti, smottamenti e rimozione di alberi caduti.    
 
La situazione peggiore in Liguria
Oltre 20 mila persone sono senza energia elettrica in Liguria. A Genova l’aeroporto è stato chiuso dopo che il mare in tempesta ha portato detriti sulla pista, rendendola impraticabile. Cancellati tutti i voli e lo scalo resterà chiuso fino alle 16 per consentire le verifiche tecniche e gli interventi sugli impianti. Nel capoluogo ligure restano chiuse anche le scuole a causa dei danni provocati dalle piogge e dalle bufere di vento.

Portofino è rimasta isolata in seguito alla mareggiata che colpito tutto il golfo del Tigullio e ha pesantemente danneggiato la strada provinciale. Isolata anche Corniglia, nelle Cinque Terre, per la chiusura delle due strade provinciali. Danni ingenti a Monterosso, dove ieri notte il mare è entrato in un parcheggio e ha provocato il cedimento di una tubazione del gas. Spiagge chiuse a Levanto.      “E’ stata sicuramente una delle notti piu’ difficili che la Liguria abbia vissuto negli ultimi anni”, ha riferito il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, dopo un sopralluogo a Rapallo, colpita da una violentissima mareggiata che ne ha danneggiato il porto. Toti ha spiegato che domani  sara’ formalizzata la richiesta dello stato di calamita’ naturale gia’ concordata con il governo e che l’obiettivo è il risanamento del territorio entro Pasqua.
 
A Rapallo ha ceduto parte della diga: 19 persone che erano rimaste bloccate sui muraglioni – alcune delle quali in ipotermia – sono state salvate dopo ore dai vigili del fuoco. Al porto decine di super yacht, tra cui quello della famiglia Berlusconi, hanno rotto gli ormeggi e, spinti dal mare e dal vento, si sono schiantati contro la costa. Al terminal auto di Savona diverse Maserati pronte per l’esportazione sono state distrutte in un incendio causato da un corto circuito dovuto all’allagamento.    
 
Danni in Alto Adige
A Dimaro, in val di Sole, il torrente  Melendrio è  esondato: 200 persone sono state evacuate in via precauzionale mentre non c’è  stato nulla da fare per una donna travolta da una frana caduta nella zona di Campeggio. Una tromba d’aria ha scoperchiato alcune case in Valsugana mentre diverse abitazioni sono state evacuate a Moena, Mattarello e Tezze di Grigno. Il livello dell’Adige è sotto controllo grazie alla decisione di aprire una galleria che ha consentito di far defluire verso il lago di Garda oltre 500 metri cubi di acqua al secondo. Allagamenti in val Pusteria, dove la Drava e il rio Sesto sono usciti dagli argini allagando San Candido e Sesto, e all’imbocco della Valgardena, a Chiusa, dove e’ attesa la piena dell’Isarco
 
Il transito dei treni sulla linea della Val Venosta tra Naturno e Laces, in provincia di Bolzano, è interrotto in entrambe le direzioni a causa della caduta di alberi nelle vicinanze dei binari. I tecnici sono al lavoro per istituire un servizio sostitutivo. Nelle tratte tra Merano e Naturno e tra Malles e Laces i treni circolano secondo quanto previsto dall’orario. Non appena gli alberi saranno rimossi, il servizio riprenderà regolarmente.

Pescatore annegato nel lago di Levico
Il corpo senza vita di un uomo èstato recuperato questa mattina dal lago di Levico, in Trentino.Si tratta di un pescatore che ieri pomeriggio aveva fatto un sopralluogo sulle rive del lago per verificare le condizioni della sua barca ormeggiata. Dopo l’allarme lanciato dai parenti la scorsa notte, sono partite le ricerche da parte dal nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco che hanno ritrovato questamattina il corpo. E’ probabile che l’uomo sia caduto nelle acque del lago a causa delle forti raffiche di vento.

Paesi isolati in Valtellina, Stelvio bloccato
In Lombardia, alcuni paesi della Valtellina tra cui Santa Caterina in Valfurva risultano isolati. A Ceto (Brescia), in alta Valle Camonica, un torrente è esondato e l’acqua ha invaso i binari con lo stop alla circolazione ferroviaria sulla linea Breno-Edolo. Ad Arigna e Buglio in Monte, 800 persone attendono la riapertura dell’unica via che consente di raggiungere il fondovalle. Al pbado dello Stelvio, 180 tra turisti e lavoratori stagionali sono rimasti isolati per le fitte nevicate che hanno bloccato il valico alpino.     
 
Allerta in Veneto, preoccupa il livello del Piave
Migliorano le previsioni della marea nella Laguna di Venezia, l’onda di “Sessa” – l’oscillazione del bacino del Mare Adriatico settentrionale, risulta in ritardo. Il prossimo livello mbadimo è stato abbbadato a 105 centimetri alle ore17.00. Fermi i traghetti. I fiumi Adige e Piave sono in piena. Il sindaco di Breda di Piave, nel Trevigiano, ha invitato la popolazione rivierasca delle localita’ Saletto e San Bartolomeo a salire sui piani alti delle proprie abitazioni. Mobilitato il Genio militare per il Bellunese. Le scuole restano chiuse in tutta la regione.    
 
I dati pluviometrici relativi all’ondata di maltempo che si e’ abbattuta sul Veneto sono ritenuti i peggiori degli ultimi 100 anni. Un fenomeno peggiore di quello che ha portato all’alluvione del ’66. A dirlo e’ stato il governatore del Veneto Luca Zaia nel corso di un punto stampa organizzato alla sede della Protezione civile di Marghera (Venezia). “Il Piave e’ ora a 2500 mc di acqua al secondo, un valore dato da tutti come il valore mbadimo che puo’ accettare il fiume – ha spiegato – in alcune localita’ sono stati sfiorati i 700 mm d’acqua caduta che e’ un dato badolutamente eccezionale anche se confrontato con i risultati del ’66. Si e’ trattato di fenomeni di una intensita’ da paura”. Evacuato per precauzione un centro commerciale nel Veneziano. E a Belluno, 122 mila utenze risultano ancora senza energia elettrica.

A Roma piegati anche i pali della luce. Due ragazzi feriti da un albero al Gianicolo
Un centinaio gli interventi effettuati nella notte dai vigili del fuoco di Roma in tutta la citta’ con interventi del nucleo Saf e dei sommozzatori in via dell’Idroscalo a Ostia per soccorrere diverse persone. Due ragazzi, un 23enne e una 16enne, sono rimasti feriti ieri pomeriggio dalla caduta di un grosso albero al Gianicolo.

Molti i segni lasciati dal forte vento di ieri nella zona di San Giovanni di Roma. In via la Spezia, proprio in corrispondenza dell’ingresso della fermata della Metro C Lodi, a terra ci sono diversi detriti, travi, pezzi di legno e un vaso. Il tutto crollato dal settimo piano di un palazzo, fortunatamente senza fare feriti. A Via Ardea, nei pressi di piazza Re di Roma, le raffiche hanno sradicato diversi alberi, crollati sulle auto in sosta. Alcuni tronchi e rami, poggiati in terra o sui tetti delle macchine, si mostrano vuoti al loro interno. A via Nola, una delle strade di accesso alla Tangenziale Est, un lampione si e’ piegato e rischia di cadere. A presidiarlo ci sono i vigili del fuoco e gli agenti della polizia di Roma Capitale. Qualche metro piu’ in la’, a piazza Lodi, diverse piante, spezzate dalle raffiche, sono crollate. A far da cornice, il nastro giallo dei vigili urbani, e il traffico caotico: la Tangenziale Est, a causa della caduta dei pannelli antirumore, e’ chiusa da viale Castrense a largo Settimio Pbadamonti, in corrispondenza della stazione Tiburtina.



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