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I saldi e le stime di crescita della legge di bilancio “restano invariati”. Lo confermano fonti di Palazzo Chigi al termine del vertice di governo con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla manovra. Sul tavolo c’era la risposta all’Unione europea sulla legge di bilancio, che deve essere inviata entro la mezzanotte di oggi.
La lettera di risposta a Bruxelles ha confermato l’impianto della manovra e l’azione politica del governo: quota 100 parte subito. Lo spiegano fonti della Lega al termine del Consiglio dei ministri. Il governo conferma saldi e crescita come già previste (2,4% di deficit e 1,5% di crescita). Ci sono anche “le clausole di salvaguardia e i controlli automatici sulla spesa già previsti (con monitoraggio dei conti pubblici ai fini correttivi)”.
La risposta del governo all’Unione europea sulla legge di bilancio è “di attacco e non di difesa“. Lo spiegano fonti governative della Lega al termine del vertice e del Cdm che hanno deciso la linea da tenere nella risposta ai rilievi Ue sulla manovra.
Clausole di salvaguardia per evitare che il deficit salga oltre il 2,4% qualora le previsioni di crescita del governo nella manovra non siano confermate e anche una nuova operazione di dismissione immobiliare: sono queste alcune delle proposte contenute nella lettera all’Ue che conferma “impianto e azione politica”. Lo si apprende da fonti della Lega, che confermano anche un meccanismo di controlli della spesa.
Codice degli appalti, investimenti, misure contro il dissesto idrogeologico e misure a favore della sburocratizzazione: sono queste alcune delle riforme che il governo badicura di voler portare a termine e che avrebbe messo per iscritto nella lettera all’Ue, secondo fonti della Lega al termine del Consiglio dei ministri.
“La manovra per quanto ci riguarda non cambia né nei saldi né nella previsione della crescita, perché è nostra convinzione che questa manovra è quello che serve al Paese per ripartire. Questo Paese è fermo nella crescita perché è l’ultimo governo ha fatto una manovra di bilancio a saldo zero in cui non ha investito un solo euro per le imprese e i cittadini. Ovviamente nella lettera a Bruxelles abbiamo detto che aumentiamo la valorizzazione e delle dismissioni dei nostri immobili: potremo fare più soldi dai tagli e dalla dismissione di quello che non serve degli immobili di proprietà dello Stato. Abbiamo detto che il nostro obiettivo è mantenere il 2,4% e ci impegniamo a mantenerlo”. Lo dice Luigi Di Maio al termine del Cdm che ha messo a punto la risposta all’Ue sulla manovra. “La notizia che devo dare agli italiani- prosegue – è che il reddito e la pensione di cittadinanza, il superamento della Fornero con quota 100, le misure per i risparmiatori truffati che rimborseremo sono provvedimenti che non cambiano: vanno avanti e creeranno un 2019 del cambiamento”. “Nel programma di dismissioni non ci sono i gioielli di famiglia: stiamo parlando di immobili e beni dello Stato di secondaria importanza. Sicuramente la dismissione avrà un effetto sul debito. E’ quantificato nella lettera” che sarà inviata a Bruxelles, spiega Di Maio.
“Per quanto riguarda eventuali clausole di salvaguardia il nostro obiettivo è il 2,4% di deficit perché crediamo nella crescita all’1,5%. Non abbiamo aggiunto niente a quello che già leggete nella manovra di bilancio perché non ci sono novità legislative ma c’è l’impegno a mantenere quelli che sono i saldi indicati, quindi non facciamo i furbi sul deficit ma allo stesso tempo manteniamo gli impegni con gli italiani con i tagli agli sprechi e alla misura militare inutile ma anche le misure sociali”.
Arriva intanto all’Italia il monito del Fmi su pil, pensioni, spread e debito
“Stiamo lavorando a una manovra che garantisce più posti di lavoro, più diritto alla pensione e meno tbade non per tutti ma per tanti italiani. Se all’Europa va bene siamo contenti, sennò tiriamo dritto”. Ha detto Matteo Salvini al suo ingresso a Palazzo Chigi per il vertice di governo e il Cdm sulla legge di bilancio. Alla domanda se la manovra cambierà, Salvini ha risposto di no scuotendo la testa.
Merkel, serve soluzione,dialogo con Bruxelles – “L’Italia è un Paese fondatore dell’Ue e ha deciso con gli altri le regole”. Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, rispondendo in plenaria a Stasburgo alle domande degli eurodeputati. Secondo Merkel sulla questione della legge di bilancio italiana “è importante giungere a una soluzione ed è importante che lo si faccia nel dialogo con la Commissione europea. Lo ha detto anche il premier Conte”.
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