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Il rallentamento dell’economia evidenziato dagli ultimi dati, “anche alla luce dell’incertezza internazionale, rafforza ulteriormente gli obiettivi della manovra, contrastare il rallentamento della crescita e fornire uno stimolo con gli investimenti pubblici”. Lo ha detto il ministro dell’economia, Giovanni Tria, in audizione sulla manovra, ricordando l’impatto espansivo della legge di bilancio, pari allo 0,6% del Pil. “La manovra 2019 – ha evidenziato – è stata pensata “per uscire dalla trappola della bbada crescita“. “Le nostre preoccupazioni su un rallentamento sono confermate” e questo rende ancora “più necessario confermare l’effetto anticiclico della manovra”. Le misure contenute nella legge di bilancio, ha proseguito, “aiuteranno il Paese a crescere per badicurare un maggior benessere ai nostri concittadini”.
Ieri il botta e risposta con l’Ue sulle stime sulla crescita italiana. In questi giorni – ha spiegato Tria – il governo è impegnato nella predisposizione di una risposta sugli aspetti ancora controversi” della manovra, una manovra “che il governo intende confermare nei suoi pilastri fondamentali“. “Ci rendiamo conto – ha detto ancora il ministro – che i problemi rilevati richiederebbero una manovra espansiva più incisiva ma è stato necessario trovare un corretto bilanciamento tra la stabilità finanziaria e sociale, entrambe necessarie”.
DIRETTA
Intanto il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio si mostra fiducia su una eventuale multa. “In questo momento – ha detto – non c’è in previsione una multa per l’Italia. Io credo nel dialogo che avremo con Bruxelles”. “Ieri il Ministero dell’economia ha contestato le previsioni della Commissione, perché pensiamo che dal punto di vista econometrico siano sbagliate. Ma allo stesso tempo il nostro obiettivo è spiegare a Bruxelles i punti di partenza di questo Governo che partiva dal 2 di deficit senza far nulla”, ha aggiunto.
“Il debito – ha detto inoltre Di Maio – non deve rappresentare una colpa degli italiani. Il nostro obiettivo è ridurlo facendo degli interventi che ridanno diritti ai cittadini, col mbadimo dialogo con l’Ue e mai oltre il 2,4% di deficit che abbiamo fissato nella legge di bilancio”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio in conferenza alla stampa estera. “La garanzia che diamo è che il 2,4 è il termine mbadimo di deficit e saremo pronti a garantirlo e ad intervenire quando servirà nella legge di bilancio”, ha aggiunto.
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