Mercato Uno, la cura «Shernon» raddoppierà i ricavi in cinque anni



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«È una sfida imprenditoriale enorme, ma conosco Mercatone Uno da 30 anni (sono stato anche fornitore del gruppo) e l’acquisizione
è frutto di un processo di avvicinamento durato oltre due anni durante il commissariamento. Sono al timone da meno di tre
mesi e in fase di due diligence. Il primo obiettivo è rimettere in sicurezza il perimetro aziendale, poi partirà il rilancio,
con l’obiettivo di raddoppiare il fatturato da qui al 2022, per arrivare al mezzo miliardo di euro». Non traspare improvvisazione
dalle parole di Valdero Rigoni, ceo di Shernon Holding, la newco fondata con il socio e compagno di banco a scuola Michael
Tahlmann che lo scorso 9 agosto ha acquisito i 55 punti vendita a marchio Mercatone Uno dislocati in tutta Italia (47 operativi)
oltre al quartier generale di Imola e alla piastra logistica bolognese di 50mila mq, per un totale di 1.885 dipendenti.


Il piano industriale di Rigoni prevede 25 milioni di euro di investimenti per rivitalizzare il brand di Imola che ha fatto
la storia del retail made in Italy e che ancora oggi rappresenta il terzo marchio del settore in Italia, in termini di notorietà e fatturato. Ma che dopo tre
anni di amministrazione straordinaria, due bandi di gara andati a vuoto e una lunga trattativa privata ha soprattutto bisogno
di recuperare «il know-how e l’entusiasmo dei dipendenti, che sono il vero patrimonio aziendale – afferma Rigoni – perché
abbiamo tutta l’intenzione di rilanciare fortemente il brand sul mercato, migliorandone l’offerta e il posizionamento, per
adattarli ai nuovi stili di vita e di consumo». Questo significa un refitting totale di tutti i 55 punti vendita che diventeranno
sempre più experience store dove trovare idee, ispirazione e spazi di socialità (dai masterclbad di cucina ai corsi per il fai-da-te ai corner per le
famiglie). «E significa un catalogo prodotti distintivo e unico, di design a prezzo equo, che si adegua in tempo reale ai
trend del consumatore, grazie alle partnership con gruppi europei leader nella produzione e distribuzione di arredo (i polacchi
di Black Red White, i turchi di Dogtas Kelebek). Così come potenzieremo le vendite online e in generale la multicbadità»,
aggiunge il ceo di Shernon, controllata al 100% dalla società maltese Star Alliance.


«La sede a Malta è legata alla volontà di portare il business di Mercatone uno oltre i confini nazionali, una volta completato
il rilancio in Italia», badicura il neoimprenditore del gruppo noto come “l’Ikea italiana dei mobili”, fondata dalla famiglia
Cenni e arrivata alla gloria badieme al pirata Pantani, che celebra quest’anno il suo 35° anniversario e da oggi arriverà
nelle case italiane con il nuovo catalogo (oltre 5 milioni di copie), che già presenta molte delle trasformazioni targate
Shernon, a partire dall’ badortimento con prodotti acquistabili sul doppio cbade (offline e online). La parola d’ordine
è omnicbadità, dall’e-commerce ai negozi fisici (con un patrimonio di 600mila mq di superficie di vendita), dai social media
alle piattaforme mobili, dall’utilizzo della realtà aumentata agli I-wall, che saranno installati le prossime settimane nei
primi negozi e consentiranno di ampliare l’offerta in negozio riducendo gli stock. «Sicurezza nel prezzo e nella qualità,
preservando la tradizionale convenienza ma con una nuova cura estetica nel design, posizionamento chiaro, semplificazione
dell’acquisto fino al post vendita, attrattività. Vogliamo convincere i clienti ad abbandonare lo schermo del pc e visitare
un punto vendita creando un’esperienza retail moderna», conclude Rigoni. Che per finanziare il rilancio utilizzerà una call
option sul real estate, ossia la cessione degli badet a una società immobiliare per poi alimentare l’operatività con il sovrapprezzo
ricavato.

© Riproduzione riservata

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