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Il vortice depressionario che condiziona il quadro meteorologico sul territorio nazionale, con perno posizionato tra la Spagna e l’Algeria, continua a richiamare correnti molto umide verso il nostro paese. La circolazione ciclonica non riuscirà a procedere oltre grazie al vero e proprio muro verso est, eretto dal robusto campo anticiclonico sul Centro-Est Europa.
Il flusso umido e fortemente instabile continuerà ancora a penalizzare alcune aree con qualche precipitazione talvolta a sfondo temporalesco, vista la collocazione del cuore ciclonico sulle vicine coste nord-africane, il quale appare destinato ad arretrare nuovamente verso la penisola iberica.
Nel frattempo l’anticiclone oceanico si distenderà sull’Europa centro-occidentale, condizionando l’andamento anche sull’Italia, ove si inizierà ad avvertire un rinforzo dei valori barici per effetto del promontorio anticiclonico di matrice sub-tropicale.
La manovra garantirà un graduale miglioramento lungo tutta la penisola, seppur con una variabilità ancora abbastanza attiva. Possibili residui fenomeni insisteranno soprattutto sulle regioni del medio versante adriatico e sulle estreme nord occidentali.
Ci vorrà invece qualche giorno in più per ripristinare i cieli sereni anche sul Mezzogiorno, ove si concentrerà il grosso dell’instabilità – in particolare sulle due isole maggiori – tant’è che non sono esclusi ulteriori nubifragi sui settori orientali e meridionali della Sardegna, come anche sulla Sicilia ionica.
Temperature in calo
Il weekend inizierà quindi prettamente stabile quasi ovunque, con valori termici ben oltre le medie di riferimento. Nelle ultime ore della giornata domenicale arriveranno però interessanti novità, quando aria più fresca dai Balcani inizierà a fluire verso l’Italia nord-orientale e le regioni adriatiche.
Dalle ultime elaborazioni modellistiche viene difatti confermato un netto cambiamento della circolazione tra domenica e lunedì. Il calo termico, connesso alla discesa di una saccatura perturbata verso le aree balcaniche, coinvolgerà aria fredda anche verso la nostra penisola, con effetti più sensibili lungo l’Adriatico e soprattutto sulle regioni meridionali.
In questa fase potrebbe prendere piede un cospicuo peggioramento; l’entità è però ancora da definire.
Prime tendenze per fine mese
La fine del mese di ottobre dovrebbe proporci un severo cambio di registro sotto al piano meteo-climatico. L’badetto della circolazione atmosferica sul continente europeo subirà difatti un profondo cambiamento, gettando le prime basi per l’imminente stagione invernale.
Dapprima saranno le perturbazioni nord atlantiche ad innescare ondate di maltempo e consistenti abbbadamenti delle temperature, successivamente prenderanno il comando le prime irruzioni fredde in discesa dal circolo polare artico. Seguite i nostri aggiornamenti.
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