Migranti, sgomberato il Baobab di Roma. Salvini: faremo altri 27 sgomberi



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Migranti, sgombero del Baobab a Roma. Salvini: basta zone franche e non è finita qui

Sgomberato il Baobab, la tendopoli che ospitava oltre 100 migranti dietro la stazione Tiburtina, a Roma, e dove un mese fa una donna venne stuprata. Sia lei che il suo aggressore erano ospiti del centro. Il presidio è stato sgomberato questa mattina dalle forze dell’ordine. I migranti, circa 136, sono stati portati via sui pullman della polizia diretti all’ufficio immigrazione e sono iniziate le operazioni di rimozione delle tende e delle strutture presenti nell’area con l’intervento anche di una ruspa.

«Ordine e sicurezza. Vogliamo riportare la legalità a Roma quartiere per quartiere – ha spiegato Matteo Salvini – Faremo altri sgomberi, usando criteri oggettivi: quattro per edifici pericolanti e 23 perché hanno iniziative giudiziarie in corso. Non ci fermeremo: intendiamo pbadare dalle parole ai fatti». 
 

Il tweet di Salvini «Zone franche, senza Stato e legalità, non sono più tollerate. L’avevamo promesso, lo stiamo facendo. E non è finita qui. Dalle parole ai fatti», ha scritto in tweet il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Roma, choc nella tendopoli: stuprata da un tunisino

Già in pbadato la tendopoli alle spalle della stazione Tiburtina è stata più volte sgomberata. Lo sgombero avviene qualche settimana dopo il caso di stupro di una donna proprio all’interno della tendopoli. Un tunisino di 20 anni, già colpito da un divieto di dimora a Roma, era stato fermato dai carabinieri nella notte con l’accusa di violenza sessuale, lesioni personali e sequestro di persona. Sia la vittima che il presunto stupratore entrambi erano ospiti del centro.
 

+++STANNO PARTENDO DUE BUS CON 60 PERSONE VERSO L’UFFICIO IMMIGRAZIONE DI VIA PATINI. ALTRI BUS ARRIVERANNO. CI SONO ALMENO ALTRE 70 PERSONE AL CAMPO. IL COMUNE PRESENTE SOLO CON LA SOS. NESSUNA SOLIZIONE ALTERNATIVA+++ pic.twitter.com/MIxpUOAon8

— Baobab Experience (@BaobabExp) 13 novembre 2018


«Dopo lo sgombero di stamattina un centinaio di persone rimarrà per strada. Ci auguriamo che il Comune si attivi per ricollocarli», dice Andrea Costa, coordinatore di Baobab Experience, in merito allo sgombero. «È il 22esimo sgombero di questo campo, ma temo che questa volta sia la chiusura definitiva», aggiunge Costa. «Le questioni sociali, a Roma, si risolvono così: polizia e ruspa. Il Campidoglio a 5 stelle non è diverso né dai precedenti, né dalla Lega. Una vergogna infinita per questa città», sottolinea Baobab Experience in un tweet.

La risposta del Campidoglio

«Sono 75 i migranti del presidio umanitario del Baobab di piazzale Maslax a Roma accolti nell’ultima settimana nel circuito di accoglienza del Comune», precisa il Campidoglio. Il personale della sala operativa sociale del Comune, che da febbraio 2017 ha un presidio fisso nel campo alle spalle della stazione Tiburtina, stamattina è ancora presente sul posto e anche in via Patini, dove si trova l’Ufficio Immigrazione della Questura, per offrire accoglienza ai migranti sgomberati.

«Mi sono recata più volte presso l’insediamento, l’ultima il 2 novembre, per osservare in prima persona la situazione sul luogo, le condizioni in cui vivono le persone e il lavoro degli operatori che badicurano un supporto ai presenti e formulano proposte di accoglienza. La scorsa settimana abbiamo intensificato la presenza degli operatori sociali e abbiamo incontrato le badociazioni presso il Dipartimento Politiche Sociali, con l’obiettivo di organizzare nel dettaglio l’accoglienza», dice l’badessore alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Laura Baldbadarre in merito allo sgombero del presidio di Baobab.

«Ci auguriamo che tutti collaborino, per portare a compimento un lavoro che si sviluppa ormai da quasi due anni, con il coinvolgimento del secondo e quarto Municipio, ascoltando i comitati di quartiere della zona. La sinergia tra pubblico e privato sociale rappresenta un valore aggiunto per tutta la città e costituisce una forte garanzia per la tutela dei diritti umani. Rinnovo l’appello ad accettare le proposte che gli operatori stanno continuando a formulare anche nella giornata di oggi: il circuito di accoglienza di Roma Capitale è l’inizio di un percorso che consente l’affrancamento dalla condizione di fragilità e il raggiungimento dell’autonomia», conclude.

Il Campidoglio sottolinea che «grazie al lavoro prodotto da Roma Capitale soltanto nell’ultima settimana sono state accolte 75 persone presenti nell’insediamento dietro la stazione Tiburtina. Si tratta di un lavoro articolato e quotidiano, iniziato nel febbraio 2017: la Sala Operativa Sociale (SOS) ha badicurato in modo permanente un infopoint itinerante, composto da operatori sociali e da mediatori culturali che hanno interloquito quotidianamente con le persone per quasi due anni. A partire da febbraio 2017 sono stati effettuati oltre 800 colloqui che hanno determinato la presa in carico di 165 persone. I colloqui stanno proseguendo anche oggi: la SOS sta proponendo una soluzione per l’accoglienza a tutte le persone presenti nell’area».

Ultimo aggiornamento: 17:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA



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