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i mercati
19 ottobre 2018 – 23:59
L’agenzia di rating porta il giudizio a Baa3 con prospettive stabili. l’ultimo gradino prima del livello spazzatura. Ulteriori misure se sale il rischio di uscire dall’euro
Moody’s boccia l’Italia, che paga per l’innalzamento del deficit prospettato nella manovra e l’incapacit del governo di progettare riforme coerenti in uno scenario di crescita in frenata intorno all’1%. L’agenzia americana ha declbadato il rating sul debito sovrano dell’Italia a Baa3 da Baa2, appena un gradino sopra il livello spazzatura, mentre l’outlook diventa stabile. Luned si vedr come reagiranno gli investitori, che ieri hanno dato un badaggio del nervosismo che agita i mercati, facendo volare lo spread, in mattinata, fino a quota 340 punti, ai mbadimi dall’aprile 2013. Salvo la retromarcia a fine seduta, dopo l’intervento tranquillizzante del vice premier Matteo Salvini che, escludendo una crisi di governo, ha raffreddato lo spread e azzerato le perdite in Borsa.
Il deterioramento delle finanze pubbliche a causa dell’aumento del deficit nei prossimi anni, rispetto a quanto atteso, far probabilmente stabilizzare il rapporto tra debito e Pil vicino all’attuale 130% negli anni a venire, invece di cominciare a ridurlo, spiega Moody’s. Inoltre le prospettive di crescita pi debole potrebbero fare ulteriormente aumentare il debito dal suo livello gi elevato. Ma l’agenzia anche preoccupata dall’badenza di un’agenda di riforme coerenti per allineare la crescita italiana a quella degli altri Paesi in modo sostenibile. Finora l’Italia ha beneficiato di un rialzo temporaneo, legato a una politica fiscale espansionistica, ma la crescita ricadr nel trend abituale di un aumento intorno all’1%, teme Moody’s. Perfino nel breve termine lo stimolo fiscale offrir una spinta pi limitata di quanto stima il governo.
L’outlook, per, stabile, perch riflette la robustezza del credito dell’Italia, che resta importante e che bilancia l’indebolimento della politica fiscale. Tra i punti di forza, Moody’s cita l’alto grado di ricchezza delle famiglie, un cuscinetto contro gli choc futuri, ma anche una fonte sostanziosa per finanziare il governo.
Il downgrade di Moody’s arrivato in tarda serata, al termine di una giornata convulsa, finita (in apparenza) meno peggio di quanto si temesse, con il differenziale tra Btp decennali e Bund tedeschi tornato, dopo la fiammata della mattina, a quota 315 punti – meno dei 325 punti segnati gioved – e un rendimento del 3,58%. A scatenare le vendite sui bond italiani stato ancora il contenuto della lettera della Commissione Ue, che ha definito la manovra dell’Italia una violazione delle regole senza precedenti, recapitata a Roma gioved da Pierre Moscovici. Anche se poi il commissario Ue per gli Affari economici e monetari ieri ha indicato un possibile accordo attraverso un dialogo costruttivo con le autorit italiane. Cruciale per sar la risposta, entro luned da parte del ministro dell’Economia Giovanni Tria.
La fuga degli stranieri dall’Italia ieri stata certificata ieri dalla Bce: gli investitori esteri hanno venduto circa 17,9 miliardi di euro di titoli italiani (azioni, obbligazioni e titoli di Stato) ad agosto. La Banca d’Italia, nel suo Bollettino economico, d un dettaglio in pi: di quel portafoglio, sono stati venduti titoli di Stato per 17,4 miliardi.
19 ottobre 2018 | 23:59
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