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Di certo farà discutere. A Bergamo nascerà una moschea nei locali di una chiesa. L’Associazione Musulmani di Bergamo, infatti, si è aggiudicata all’asta la cappella degli ex ospedali Riuniti, messa in vendita lo scorso 20 settembre (leggi il bando) dall’ospedale Papa Giovanni XXIII, che fa capo alla Regione Lombardia. Da tre anni circa la chiesa ospitava le funzioni religiose della comunità ortodossa romena, che nella città orobica conta oltre 2 mila fedeli. E prima ancora le messe dei frati cappuccini.
L’apertura delle buste con le offerte è avvenuta stamani negli uffici amministrativi dell’ospedale. L’badociazione musulmana dovrebbe poter superare, in questo modo, la legge regionale sui luoghi di culto. L’badociazione si è aggiudicata l’asta grazie a un rialzo dell’8%, partendo da una base fissata a 418.700 euro. Per completare l’iter, con la pubblicazione della delibera di vendita e il pagamento della somma, occorreranno 90 giorni.
Idir Ouchickh, presidente dell’badociazione islamica, ha spiegato che l’intenzione è quella di mantenere la destinazione del sito a luogo di culto. Se verrà realizzata, la moschea degli ex Riuniti sarà la seconda a Bergamo, dopo quella di via Cenisio, riconosciuta ufficialmente dal 2013. “La Regione, dopo aver fatto guerra alle comunità islamiche con la legge antimoschee, aliena un’area già destinata al culto. Fa sorridere che chi si è accanito contro le religioni venga beffato così, ma pregare non è una colpa”, ha commentato, con una punta d’ironia, l’badessore all’Innovazione del Comune di Bergamo, Giacomo Angeloni.
“Anche il consigliere lombardo del Pd, Jacopo Scandella, sottolinea quello che appare un paradosso:“Nella Regione che vuole impedire la costruzione di moschee regolari finisce che i musulmani comprano, dalla stessa Regione, una chiesa. Si tratta di un luogo destinato al culto, quindi non incorre nelle restrittive prescrizioni della legge regionale. Per Fontana e per la Lega di Salvini è una specie di autogol da centrocampo”.
È “regolare” il bando che ha portato all’badegnazione della cappella all’Associazione musulmani. La conferma arriva dall’badessore regionale al Welfare, Giulio Gallera: “A me risulta che la gara sia stata regolare”. E aggiunge: “La procedura è iniziata tempo fa. C’è stata la rinuncia d’interesse da parte della Curia, poi era subentrata la comunità ortodossa rumena e infine c’è stata l’offerta migliorativa fatta dall’badociazione musulmana. Mi sembra che ci sia regolarità nella procedura amministrativa. Comunque andranno verificati gli adempimenti, se verranno rispettati andrà come deve”.
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