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(ANSA) – ROMA, 11 NOV – E’ troppo presto per dire se i Paesi
produttori di petrolio taglieranno le quote di produzione come
antidoto alla caduta dei prezzi. Questa la posizione, con
qualche distinguo, emersa nella due giorni di dibattito ad Abu
Dhabi in occasione delle riunioni del Comitato tecnico e della
Commissione ministeriale dei Paesi Opec e non Opec.
“L’Opec e gli altri paesi produttori non reagiscono alle
oscillazioni settimbadi del mercato del greggio” ha detto il
ministro saudita dell’Energia Khalid Al-Falih aggiungendo che,
quindi, “è troppo presto per parlare di tagli alla produzione”.
Anche il ministro degli Emirati Suhail Al Mazrouei ha detto che
“è prematuro parlare di tagli alla produzione”. Per il ministro
russo dell’Energia Alexander Novak, del resto, “è difficile
dire” adesso se il mercato globale si troverà in una condizione
di sovrapproduzione. Di diverso tenore la dichiarazione del
ministro dell’Oman Mohammed Al-Rumhy, secondo cui “un taglio di
1 milione di barili al giorno sarebbe un buon numero”.
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