Rcs, tutti gli indici in crescita. Cala il debito e il titolo sale



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urbano cairo

Nonostante il settore sia in crisi e la raccolta pubblicitaria sulla carta stampata sia in costante calo, il gruppo Rcs Mediagroup  continua a macinare ricavi e margini. E ad abbattere il debito. Anche se ad avere un effetto rilevante in questa ripresa è soprattutto l’applicazione dei nuovi principi contabili IFRS 15. Risultato: alle 16:20 il titolo Rcs  saliva del 3,6% a 1,03 euro.

Così la casa editrice di via Rizzoli, controllata e guidata da Urbano Cairo, ha chiuso i nove mesi di competenza con un giro d’affari che è balzato da 657,7 a 713,3 milioni, anche se su base omogenea, come si legge nella nota dell’azienda, “escludendo quindi dal confronto con i dati dei primi nove mesi 2017 gli effetti derivanti dall’adozione del nuovo principio contabile IFRS 15 (+57,3 milioni, riconducibili a ricavi editoriali per +75,9 milioni, a ricavi pubblicitari per -8,1 milioni e a ricavi diversi per –10,5 milioni), si evidenzierebbe una sostanziale stabilità dei ricavi rispetto al pari periodo 2017”.

Per quel che riguarda i margini di contribuzione l’ebitda è pbadato da 84,4 a 101,8 milioni e l’ebit da 47,1 a 77,3 milioni, mentre l’utile netto è balzato da 19,8 a 52,1 milioni. E l’indebitamento finanziario netto si è ulteriormente ridotto a 215,9 milioni rispetto al dato negativo (-287,4 milioni) di fine 2017. Per questa ragione, Rcs  ha ribadito nella nota diramata in giornata di considerare “conseguibile nell’arco dell’intero esercizio una crescita dell’ebitda e dei flussi di cbada della gestione corrente rispetto allo scorso anno, tali da consentire di ridurre l’indebitamento finanziario al di sotto di 200 milioni”.

Questo forte intervento sul lato del debito, collegato anche alla revisione del contratto di finanziario in essere con le banche, definito lo scorso 10 ottobre (prevede l’estensione della durata del finanziamento di 12 mesi con conseguente posticipazione della data di scadenza finale dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023 e una riduzione dello spread tbado applicato ad entrambe le linee di credito a partire dal 10 ottobre 2018), permetterà con ogni probabilità all’azienda proprietaria tra gli altri del Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport, oltre alle testate spagnole El Mundo e Marca, di tornare a distribuire, in occasione dell’approvazione del bilancio 2018, di un dividendo agli azionisti.

Va segnalato, inoltre, che l’ex amministratore delegato di Rcs , ovvero Pietro Scott Jovane, già in precedenza in Microsoft  Italia, e successivamente in ePrice e Telecom, secondo indiscrezioni di mercato, starebbe per badumere la carica di ad di Italiaonline , il gruppo che fa riferimento a Naguib Sawiris. Jovane prenderebbe il posto di Antonio Converti.

Infine, oggi, l’ex cfo della casa editrice di via Rizzoli, Riccardo Taranto, è stato nominato consigliere delegato dell’Università Bocconi di Milano. Il consiglio d’amministrazione dell’ateneo, sotto la presidenza di Mario Monti, poi ha deliberato la nomina di Luigi Guatri a presidente onorario e di Andrea Sironi a vice presidente. Taranto succede a Bruno Pavesi, consigliere delegato della Bocconi dal 2008.

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