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Roma, 14 novembre 2018 – Toccherà a Netflix cancellare il ricordo di Spelacchio, l’abete delle polemiche che l’anno scorso campeggiava per le festività natalizie a piazza Venezia a Roma. La piattaforma digitale delle serie tv sarà infatti lo sponsor del nuovo albero che adornerà la Capitale, sotto la regia tecnica di IGPDecaux e su progetto di Kinetoc. Alto più di 20 metri, adornato con 500 sfere rosse e argento e 60mila luci a led a bbado consumo (ma con tonalità calde), il nuovo simbolo del Natale romano sarà sempre posizionato al centro della maxi aiuola e avrà anche un’area selfie che turisti e romani potranno usare per farsi scatti di auguri.
L’albero sarà certificato e reperito in Italia e sarà acceso per 24 ore al giorno per un costo totale d’allestimento pari a 376.100 euro, tutti a carico dello sponsor. Un importo pari a sette volte quanto il Comune investì lo scorso anno, cioè 48.677,08 euro, per il taglio, il trasporto e lo smontaggio di un albero che scatenò prima sconcerto, poi ironia, ma alla fine affetto in romani e turisti, tanto che ai suoi rami sempre più spogli furono affidati migliaia di bigliettini – da “I love Spelacchio”, a “R.i.p”, a “sei bellissimo” a “resisti” – diventati dopo la sua rimozione un fotolibro.
L’allestimento dell’albero inizierà i primi di dicembre, mentre la sua accensione sarà – come da tradizione – l’8 dicembre. E, in attesa di vedere se l’erede di Spelacchio manterrà le aspettative, non mancano le prime polemiche legate agli alti costi dell’operazione. “Dopo il poraccismo di Spelacchio, fa riflettere sul piano etico l’importo faraonico della spesa di cui si farà carico lo sponsor per l’allestimento, quasi 400.000 euro, in un contesto in cui le famiglie faticano ad arrivare a fine mese”, scrivono i Verdi lanciando due proposte. La prima rivolta all’amministrazione: “Raccogliendo la proposta di molte badociazioni e gruppi, come Green City Roma, chiediamo alla Sindaca Raggi di bandire, per Natale 2019, una gara per la piantumazione una volta per tutte, a Piazza Venezia, di un albero vivo, da far crescere, curare e addobbare di anno in anno”. La seconda rivolta a Netflix che “potrebbe devolvere i 400.000 risparmiati per la creazione e/o manutenzione dei parchi giochi per bambini di Roma, facendo loro il regalo di Natale più bello”.
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