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“No alla contrapposizione delle piazze tra chi è favore e chi è contro la Tav, ma avviare un dialogo che affronti la questione nel merito. E l’auspicio espresso dalla sindaca di Torino, Chiara Appendino, che a margine della festa della Polizia municipale ha sottolineato: “la questione Tav è complessa credo che il dialogo stia da entrambe le parti per cui un si Tav e un no Tav si debbano e si possano parlare ma non credo che la contrapposizione delle piazze e la gara sui numeri di chi porta più gente in piazza sia il modo giusto per affrontare il problema. Ora ci sarà una manifestazione no Tav ma credo che il dialogo debba entrare nel merito rispettando ciascuno le proprie posizioni”.
“E’ legittimo manifestare – ha proseguito – ritengo giusta e comprendo che una parte della città si sia espressa a favore del Tav e la ascolto, ma il dibattito deve essere nazionale e internazionale. Ora aspettiamo l’badisi costi benefici poi ci si siede intorno a un tavolo”.
E a chi le domandava cosa potrebbe accadere se i risultati dell’badisi fossero a favore dell’opera, Appendino ha concluso: “ho mbadimo rispetto per il lavoro del governo credo che l’badisi costi-benefici sia uno strumenti corretto di discussione, poi è chiaro che la decisione rimarrà politica del governo e io ho fiducia nel governo”.
“Non sono rancorosa verso alcuno, le sette signore hanno deciso di non incontrarmi. – ha poi aggiunto la sindaca – La mia porta resta sempre aperta ma credo sia stato un brutto segnale perché se i ‘si’ del manifesto erano sette anche se sul Tav c’è differenza di vedute, io sono da sempre contraria e non per questioni ideologiche ma perché la ritengo un’opera inutile, su sei punti ci può essere condivisione, dall’ industria al turismo, dall’innovazione alle infrastrutture, come la linea due metro”.
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