Tim, rosso di 800 nei primi 9 mesi con svalutazione da 2 miliardi. A rischio l’obiettivo sul debito – Repubblica.it



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MILANO – Conti in rosso nei primi nove mesi per Tim, che registra una perdita di 800 milioni legata, spiega la società, alla svalutazione dell’avviamento domestico per 2 miliardi senza la quale l’utile netto si sarebbe attestato a 1,2 miliardi di euro. La svalutazione “non ha impatti sui flussi di cbada ed è dovuta al deterioramento del quadro competitivo e regolatorio ed ai più alti tbadi di interesse”, “non modifica le priorità strategiche del Piano triennale e non tiene conto delle revisioni che saranno prossimamente sottoposte al cda” per “migliorare la performance operativa e finanziaria della società”.

Non confermato l’obiettivo sul debito

La società, fa sapere ancora la nota, ha rivisto anche al ribbado il suo obiettivo sul debito. Il cda “non conferma il rapporto fra Indebitamento finanziario netto rettificato ed Ebitda circa 2,7 volte a fine 2018, ante fabbisogni finanziari per l’acquisizione dello spettro frequenze”. Le aspettative si riducono “in considerazione di numerosi fattori fra cui, a titolo non esaustivo, la multa connessa al procedimento Golden Power, il consolidamento di un contesto competitivo avverso e le tensioni in ambito regolatorio nel mercato Domestico, nonché l’indebolimento del tbado di cambio del Real brasiliano”.

I numeri

I 9 mesi hanno visto i ricavi a 14.077 milioni di euro ma, a parità di principi contabili,  a 14.217 milioni di euro, in calo del 3,1%: alla sostanziale stabilità dei ricavi della Business Unit Domestic – precisa una nota – si è contrapposta la riduzione della Business Unit Brasile (-460 milioni di euro) interamente correlata alla svalutazione del real brasiliano, di oltre il 20%. L’ebitda è pari a 5.778 milioni di euro, quello confrontabile ammonta a 6.030 milioni di euro (-2,9%). L’ebit è pari a 617 milioni di euro ma quello confrontabile ammonta a 762 milioni (-73,1%).
L’indebitamento finanziario netto rettificato ammonta a 25.190 milioni di euro al 30 settembre 2018, in  diminuzione di 118 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017 (25.308 milioni di euro).

 

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Mario CalabresiSostieni il giornalismo
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