Trapianto Alex, delusione: “Il tessuto di Bologna non è abbastanza compatibile”



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BOLOGNA Le cellule del cordone ombelicale trovate a Bologna per il piccolo Alex purtroppo non sono compatibili per il trapianto. Lo afferma il papà, Paolo Montresor.

“Ci tenevamo purtroppo ad informarvi che abbiamo parlato in questo momento coi medici inglesi che seguono Alessandro Maria – spiega Montresor -, e che ci hanno confermato un bbado livello di compatibilità (verificato con una high resolution HLA di next generation) di tale cordone. Non intendiamo commentare oltre, ma ci teniamo a sottolineare che stiamo parlando della vita di un bambino di un anno e mezzo. Credo che la vera ed unica notizia che la stampa dovrebbe pubblicizare sia il gesto d’amore e di speranza che una nazione intera, scesa nelle piazze o presso i centri trasfusionali, ha deciso di regalare a tutte le persone malate ed in attesa di trapianto, oltre che la volontà delle istituzioni di riuscire a completare la tipizzazione nel minor tempo possibile”.

Infranta così la speranza di trapianto per Alex, il piccolo affetto da una rara malattia genetica, arrivata a dalla Banca dei tessuti e del sangue cordonale del Sant’Orsola di Bologna. Marina Buzzi, responsabile della Banca dei tessuti, aveva definito “molto compatibile” il tessuto.

Il midollo per il trapianto per Alex può arrivare dalla donazione di un adulto oppure dal sangue del cordone ombelicale dei bambini i cui genitori abbiano dato il consenso alla donazione al momento della nascita.

Spettava ai medici che hanno in cura il bimbo a Londra valutare se il cordone della Banca dei tessuti del Sant’Orsola, la seconda in Italia con oltre 5mila unità congelate, sia più idoneo rispetto a un altro paio di cordoni individuati nel mondo e rispetto a un eventuale donatore adulto compatibile. “I campioni di donatori che stanno arrivando anche grazie alla gara di solidarietà che è scattata per Alex sono molti. Analizzarli e tipizzarli richiede alcuni giorni di tempo”.

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