Tregua breve dopo Moody’s, lo spread torna a salire – Repubblica.it



[ad_1]

MILANO – Dura solo mezza giornata la tregua sul mercato dopo il taglio del rating da parte di Moody’s arrivato venerdì a scambi chiusi. Gli investitori inizialmente hanno mostrato di avere già ampiamente scontato il giudizio dell’agenzia, brindando anzi a un mancato taglio fino a livello “junk” (spazzatura), e in mattinata hanno spinto gli acquisti sui titoli di Stato Italiani. Ma nel primo pomeriggio lo spread è tornato a crescere riallineandosi ai livelli di apertura e chiudendo a 304 punti con un rendimento del decennale italiano risalito al 3,48%. Pesa anche la risposta dell’Italia alla lettera Ue, con il governo italiano che ha ribadito di non avere intenzione di correggere i propri saldi di finanza pubblica.

Stesso andamento per Piazza Affari che ha invertito la rotta nel pomeriggio dopo una mattinata in buon rialzo. Il Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,6%. In calo anche le altre: Londra perde lo 0,09% Francoforte arretra dello 0,24% e Parigi dello 0,62%. Contrastata Wall Street: il Dow Jones cede lo 0,41%,  lo S&P500  lo 0,62% mentre il Nasdaq è in rialzo frazionale. Positiva anche Tokyo che questa mattina ha chiuso a +0,37%. Dura poco anche il recupero dell’euro che chiude sotto quota 1,15 a 1,1477 dollari e 129,52 yen.

A Milano giornata da protagonista per Fca, dopo che in mattinata è stata annunciata la cessione di Magneti Marelli alla società nipponica Calsonic Kansei, di proprietà del fondo americano di private equity Kkr. Un’operazione su cui si erano già rincorse indiscrezioni nei mesi scorsi, quando sul tavolo c’era ancora l’ipotesi, inizialmente preferita, di scorporare l’azienda da Fca e quotarla separatamente. Il titolo del Lingotto vive una giornata in netto rialzo fin dai primi scambi, terminando a +3,6%.  In grande spolvero anche Ferragamo, sull’ipotesi di vendita del controllo dopo la scomparsa di Wanda Ferragamo.

Il petrolio è in calo a New York, dove le quotazioni perdono lo 0,16% a 69,01 dollari al barile, e lo 0,11% a 79,09 per il Brent. Rallenta  l’oro Il metallo con consegna immediata, tradizionale bene rifugio, scende a 1.221 dollari l’oncia.

Noi non siamo un partito, non cerchiamo consenso, non viviamo di stipendi pubblici, ma stiamo in piedi grazie ai lettori che ogni mattina ci comprano in edicola, guardano il nostro sito o si abbonano a Rep:.
Se vi interessa continuare ad ascoltare un’altra campana, magari imperfetta e certi giorni irritante, continuate a farlo con convinzione.

Mario CalabresiSostieni il giornalismo
Abbonati a Repubblica

Argomenti:
spread
Borse oggi
Piazza Affari
fca
[ad_2]
Source link