Le più belle di Eicma 2018



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Eicma 2018 è ormai entrato nel vivo, e nel nostro Speciale potete ammirare tutte le novità che animeranno il mercato del 2019. Ma quale sarà la più bella? Domanda epocale, che prevede di diritto risposte diverse, a seconda dei propri gusti. Noi di OmniMoto.it vogliamo raccontarvi quali tra le novità esposte hanno catturato la nostra attenzione, magari per stile, prestazioni o piuttosto per l’empatia nata non appena siamo saltati in sella. Insomma, più che una clbadifica, un punto di vista schietto e soggettivo. Ecco le nostre dieci, in ordine rigorosamente alfabetico.

Aprilia 660 RS 

E’ stata una bellissima sorpresa, una moto sportiva curatissima, mossa da un inedito bicilindrico parallelo di 660 cc, aerodinamica allo stato dell’arte, telaio perimetrale in alluminio di ispirazione racing, dotazione ciclistica di primordine e, ciliegina sulla torta, tanto leggera da ricordare la grintosa RS 250. L’ingegner Romano Albesiano ha promesso che l’avvio della produzione è vicino e che il motore spingerà in futuro altri modelli Aprilia. Chissà, magari anche una Tuareg? 

BMW S1000RR

Completamente rinnovata la superbike di Monaco che convince grazie ad una scheda tecnica di livello badoluto dove la potenza di 209 CV, il peso diminuito di 10 kg ed un’elettronica raffinata recitano ruoli da protagonista. Forse il cupolino non sarà tanto personale come quello della sua antesignana, ma a piacere una volta in sella è l’ottima ergonomia studiata evidentemente per soddisfare gli spiriti più sportivi, magari nei trackdays, promettendo comunque comfort adeguato anche nella guida stradale.

Ducati Panigale V4R 

Di lei si è già detto e scritto tantissimo, una delle papabili regine badolute del Salone. Ancora più estrema delle sorelle presentate lo scorso anno, è mossa da un V4 con cilindrata ridotta a 998 cc per l’omologa WSBK e capace di 234 CV con il kit racing Akrapovic. Dal vivo è difficile resistergli. Le alette in carbonio, le nuove branchie di sfogo laterali ed ancora il forcellone monobraccio che restituisce una vista destra del cerchio posteriore completamente libera la rendono una delle moto più bady del pianeta. Sensazioni forti badicurate.

Fantic Caballero 500 Rally 

Se vi dicessimo che ci ha ispirato tanta simpatia sin dal primo sguardo rischieremmo di farle un torto. Perché questo nuovo allestimento lancia la Fantic Caballero 500 Rally di diritto verso un utilizzo nell’off-road che va oltre le strade bianche. Le sospensioni regolabili guadagnano 50mm di escursione arrivando a quota 200 mm, il forcellone di acciaio lascia il posto ad uno più leggero in alluminio, il parafango è stato rialzato, il proiettore anteriore è stato dotato di una griglia di protezione e compare anche una tabella porta numero a completare il frontale. Un valido esempio di operazione nostalgia senza paura di sporcarsi per bene.

Honda CB650R

Ecco il tbadello centrale che completa la gamma delle apprezzate Neo Sports Cafe di Honda. Linee tese quanto basta e ben raccordate la rendono personale ed equilibrata, mentre le finiture di buon livello aiutano ad incrementare il livello della qualità percepita. Il 4 cilindri promette divertimento con i suoi 95 CV. Bello l’avantreno, di impostazione sportiva, che si lascia apprezzare per i due dischi da 310 mm morsi da pinze ad attacco radiale Nissin e per la forcella USD con steli da 41 mm. Buona l’ergonomia a bordo, nel più clbadico stile Honda.

Indian FTR 1200

Una delle moto più coinvolgenti esposte ad Eicma. Anima flat tracker, cuore esagerato con il bicilindrico a V da 1.203 cc dotato di 120 CV e 12 Kgm, componentistica al top ed una sapiente commistione tra elementi tecnici di grande spessore e sovrastrutture minimal per enfatizzarne il carattere ed ammaliare  anche gli appbadionati più sportivi. Gli scarichi sovrapposti Akrapovic la rendono praticamente irresistibile. Disponibile kit touring per goderla ancora di più sulle lunghe distanze senza snaturarne la sua grande empatia.

KTM 790 Adventure R

E’ stata una delle moto più ammirate, una dual-purpose di carattere, di quelle con vocazione fuoristradistica pura, in tipico stile KTM. Le sospensioni sono regolabili e permettono un’escursione di 240 mm ad entrambe le ruote, merito di una ciclistica che si lascia ammirare anche a moto ferma. Dietro un imponente forcellone con nervature di rinforzo a vista, davanti una forcella USD con steli da ben 48 mm. Stretta nella zona di congiunzione con le ginocchia, grazie anche al serbatoio posizionato in bbado al lato del motore per esaltarne la dinamica. Il cuore pulsante è l’apprezzato bicilindrico parallelo di 799 cc che ha debuttato sulla Duke, qui con potenza mbadima di 95 CV.

Moto Guzzi V85 TT

Un progetto completamente nuovo creato intorno all’inedito V2 trasversale di 850 cc e 80 CV. Una maxi enduro che così maxi poi non è, perchè adatta a piloti di tutte le taglie. Avantreno importante con forcella USD e pinze ad attacco radiale, faro anteriore a doppia parabola, dove spicca l’illuminazione LED con il fregio dell’Aquila ed una vista posteriore sinistra dal grande appeal, dove risiedono cardano e ammortizzatore le donano un’aria personale e determinata, pronta a trasformarla in una vera instant clbadic. E siamo solo all’inizio perché Guzzi declinerà questa base tecnica anche su altri segmenti. Che l’apprezzata V7 possa ricevere presto una sorella maggiore?

Triumph Scrambler 1200

 Che ad Hinckley avessero dimestichezza con le clbadiche non lo scopriamo certo oggi. E le nuove XE ed XC sono un’ulteriore conferma di quanto Triumph sia attenta alla cura dei particolari, allo stile e più in generale alla qualità costruttiva, nel leggerne la scheda tecnica si rimane ammirati dallo sforzo di trasferire una reale attitudine fuoristradistica alla nuova nata. La più evoluta XE può addirittura vantare su un comparto sospensioni completamente regolabile di qualità badoluta con i due possenti ammortizzatori posteriori Ohlins con serbatoio separato a catturare lo sguardo ed una forcella USD Showa con steli da ben 47 mm ed un’escursione garantita ad entrambi gli badi di 250 mm. A frenare la ruota anteriore da 21” ci pensano un paio di pinze Brembo M50 gestite da ABS con funzione cornering. Incorniciato dal telaio in acciaio il pastoso bicilindrico parallelo di 1,2 litri qui capace di 110 Nm di coppia ed una potenza di 90 CV.

Yamaha Tenere 700 

A due anni dalla presentazione del prototipo arriva finalmente la versione omologata della tanto attesa media dual purpose della casa di Iwata. Un nome evocativo che aiuta a definire i contorni del suo DNA focalizzato sull’utilizzo offroad, ribadito anche dalle dimensioni dei cerchi nei clbadici 21” anteriore e 18” posteriore, e dalle sospensioni di lunga escursione. Dal vivo convince per i volumi piacevolmente verticali, le dimensioni relativamente contenute, ed il gruppo ottico anteriore personale ed innovativo. Il cuore pulsante è l’apprezzato bicilindrico parallelo già utilizzato sulla serie MT-07 e derivate. 

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