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Ieri i protoni hanno popolato per l’ultima volta il Large Hadron Collider del CERN. L’anello di 27 chilometri, il più grande acceleratore di particelle del mondo, inizierà una delicata e complessa fase di aggiornamento. Nel 2021, quando riprenderanno le attività, si parlerà di HL-LHC, ossia High-Luminosity LHC, e al suo interno avverrà un numero di collisioni molto più elevato di quello attuale.
Fra i componenti candidati all’installazione ci sono nuove ottiche ad alta luminosità per LHC, che permetteranno un nuovo modo di regolare i magneti per aumentare la concentrazione del fascio nei punti di collisione. Ci sarà poi uno studio relativo al calore generato da fasci futuri, che saranno più intensi, quindi aumenteranno la temperatura nel nucleo del magnete.
Nel corso del 2018 luminosità integrata – il numero di collisioni prodotte – ha raggiunto 66 femtobarns inversi (fb-1) per ATLAS e CMS, ossia 6 punti più del previsto. I due esperimenti hanno prodotto circa 13 milioni di miliardi di potenziali collisioni. LHCb ha raggiunto 2,5 fb-1, più del previsto (2,0), mentre l’esperimento ALICE si è attestato a 27 picobarns inversi. La notevole efficienza dell’LHC nel corso del 2018 è dovuta all’ottimo funzionamento e a una luminosità istantanea che ha superato regolarmente il valore nominale.
LHC non è del tutto spento: come spiega il sito del CERN sono in programma altre 4 settimane di lavoro nel corso delle quali il collisore lavorerà con un altro tipo di particella, atomi di piombo. (atomi ionizzati a cui sono stati rimossi gli elettroni). Dopo alcuni giorni di test delle macchine inizieranno i lavori e le collisioni dovrebbero consentire studi sul plasma di quark e gluoni, uno stato della materia che si ritiene sia esistito pochi milionesimi di secondo dopo il Big Bang.
Se LHC vi affascina e volete sfoggiare in casa un puzzle che lo ritrae ecco quello che fa per voi! Spoiler: il puzzle vi arriva già fatto, non farete alcuna fatica!
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