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Ci vuole una buona dose di sicurezza in se stessi per osare il giallo. E, di certo, quella non manca ad Apple che, a più di dieci anni da quando ha lanciato il suo smartphone, continua a dominare il settore. E ora può anche permettersi qualche eccentricità, come il colore giallo, appunto. Ma anche il blu o il corallo… Sono queste alcune delle nuance che vestono il nuovo iPhone XR, il terzo della famiglia X. Un modello casual e colorato, da abbinare ai jeans, alle sneaker e a un bel sorriso.
Uno smartphone da corsa
Se cambia l’abito, il cuore è lo stesso del nuovo iPhone XS, l’erede del modello celebrativo del decennale (ve ne abbiamo parlato qui). La «R» ufficialmente non ha nessun significato particolare, ma Phil Schiller, vicepresidente dell’azienda di Cupertino e grande appbadionato di corse, ha dichiarato in un’intervista a Engaged che, per lui, sta per «racing». E, infatti, il motore dei melafonini colorati – che è appunto lo stesso di iPhone XS – viaggia davvero veloce. L’A12 Bionic, in questo momento, è il chip per smartphone più potente che ci sia: il Neural Engine ci consente per esempio esperienze in realtà aumentata, ritratti con controllo della profondità e tanta velocità nel gestire tutte le app.
Una sola fotocamera
Guardando sul retro dell’XR c’è un’badenza che si fa notare: sparisce (sempre rispetto a XS) una fotocamera: è quella che consente di superzommare (è una lente tele 2x) e di utilizzare la modalità ritratto, non solo sulle persone, ma su qualunque tipo di soggetto. Differenze queste che, probabilmente, un utente medio difficilmente noterebbe. Anche perché la fotocamera principale – da 12 megapixel – è la medesima su entrambi i modelli (così come quella frontale per i selfie). Così anche con iPhone XR, ci divertiamo a provare la modalità ritratto con l’effetto bokeh potenziato che conferisce una sofisticata sfocatura degli sfondi, e il controllo profondità, con cui si regola la profondità di campo nei ritratti dopo averli scattati.
Trova le differenze
I prezzi di iPhone XR partono da 889 euro, contro i 1289 di iPhone XS da 64 GB. Ma cosa giustifica i 300 euro in meno? La differenza sta nei materiali del primo, per carità sempre di «standard Apple», però meno costosi. Il vestito nuovo dell’imperatore degli smartphone, infatti, è di alluminio serie 7000 (e non di acciaio cromato come nel top di gamma). Inoltre la tecnologia usata per il display (da 6,1 pollici con risoluzione 1792 × 828 PX) non è Oled. Si tratta invece di un nuovo LCD con tecnologia True Tone chiamata Liquid Retina che si estende da un bordo all’altro del display. La nuova tecnologia però ha un vantaggio: consente a XR di «consumare» meno. L’impressione, dopo pochi giorni di utilizzo, è che la batteria abbia vita più lunga, un’ora al giorno almeno.
Insomma, quale scegliere?
Il nuovo modello è probabilmente la scelta migliore per chi arriva da un iPhone 8 (o precedenti) e cerca un upgrade, ma con un prezzo simile a quello che aveva pagato all’epoca. Questo modello, inoltre, conquisterà subito i fan (che si sentivano un po’ orfani) dell’iPhone 5C, il primo melafonino pop.
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